don Pasquale Giordano โ€“ Commento al Vangelo del 4 Maggio 2023

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Lโ€™amicizia con Dio genera la fraternitร  tra gli uomini โ€“ Giovedรฌ della IV settimana di Pasqua

โœ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โœ Gv 13,16-20

Dagli Atti degli Apostoli (At 13,13-25)

Salpร ti da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge, in Panfรฌlia. Ma Giovanni si separรฒ da loro e ritornรฒ a Gerusalemme. Essi invece, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiรฒchia in Pisรฌdia, e, entrati nella sinagรฒga nel giorno di sabato, sedettero. Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagรฒga mandarono a dire loro: ยซFratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!ยป.

Si alzรฒ Paolo e, fatto cenno con la mano, disse: ยซUomini dโ€™Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. Il Dio di questo popolo dโ€™Israele scelse i nostri padri e rialzรฒ il popolo durante il suo esilio in terra dโ€™Egitto, e con braccio potente li condusse via di lร . Quindi sopportรฒ la loro condotta per circa quarantโ€™anni nel deserto, distrusse sette nazioni nella terra di Canaan e concesse loro in ereditร  quella terra per circa quattrocentocinquanta anni.

Dopo questo diede loro dei giudici, fino al profeta Samuรจle. Poi essi chiesero un re e Dio diede loro Sร ul, figlio di Chis, della tribรน di Beniamino, per quarantโ€™anni. E, dopo averlo rimosso, suscitรฒ per loro Davide come re, al quale rese questa testimonianza: โ€œHo trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirร  tutti i miei voleriโ€.

Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviรฒ, come salvatore per Israele, Gesรน. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo dโ€™Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: โ€œIo non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandaliโ€ยป.

Gesรน รจ il Salvatore promesso da Dio

Nonostante la defezione di Giovanni Marco, la missione prosegue. Nella sinagoga di Antiochia di Pisรฌdia, Paolo e Barnaba sono accolti come ospiti e, come tradizione, a loro veniva chiesto di offrire unโ€™omelia partendo dai testi che la liturgia sinagogale presentava in quel sabato. Come Gesรน nella sinagoga di Nazaret, cosรฌ Paolo coglie lโ€™occasione per annunciare il vangelo: Gesรน รจ il Cristo che il Signore Dio aveva promesso per guidare il suo popolo alla salvezza. Paolo ripercorre a grandi linee la storia della salvezza che inizia con la vocazione ai patriarchi, capostipiti dโ€™Israele, continua con lโ€™accenno allโ€™Esodo e allโ€™ingresso nella terra promessa e infine approda allโ€™esperienza monarchica con Saulo e Davide.

Da questo veloce excursus storico emerge la figura di Dio che come padre paziente e misericordioso segue con fiducia, ma spesso anche con dolore, le vicende storiche del suo popolo. La legge e i profeti stanno a ricordare costantemente al popolo quanto gratuita sia lโ€™amorevolezza di Dio per Israele e, in pari tempo, quanto grande la sua misericordia nel volgere sempre ad un maggior bene le crisi. Dio puรฒ continuare ad offrire una parola significativa per la nostra vita se essa non rimane solo pura informazione di fatti, magari del passato, ma se viene ascoltata, letta e meditata perchรฉ possiamo discernere i segni della presenza amorevole di Dio, e consapevolmente e responsabilmente corrispondergli. La parola di Dio deve ancora convocare attorno ad essa, preferibilmente in contesti domestici, perchรฉ sia veramente cibo nutriente, da mangiare e assimilare e infine tradurre la fede in opere di caritร .

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,16-20)

Chi accoglie colui che manderรฒ, accoglie me.

[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesรน] disse loro:

ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: un servo non รจ piรน grande del suo padrone, nรฉ un inviato รจ piรน grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.

Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: โ€œColui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagnoโ€. Ve lo dico fin dโ€™ora, prima che accada, perchรฉ, quando sarร  avvenuto, crediate che Io sono.

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In veritร , in veritร  io vi dico: chi accoglie colui che io manderรฒ, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandatoยป.

Lโ€™amicizia con Dio genera la fraternitร  tra gli uomini

Lโ€™ambizione di superare gli altri per vantarsi di essere superiori nellโ€™aver fatto qualcosa di piรน e meglio di loro, innesca meccanismi di competizione che sfilacciano un rapporto fino a romperlo. Gli amici di un tempo, con i quali si รจ condiviso tutto, diventano gli avversari e nemici. In una relazione bisogna coltivare lโ€™umiltร  e lโ€™obbedienza propria di un servo e di un messaggero. Nei confronti di Dio, come anche dei fratelli, รจ facile passare dal chiedere aiuto al pretendere o rivendicare. Bisogna accettare serenamente quello che si รจ e non ambire ad essere qualcosa di diverso o pretendere che lโ€™altro cambi in base ai propri gusti.

Il gesto di lavare i piedi ai discepoli matura nellโ€™ambito della relazione tra Gesรน e il Padre. Egli รจ il ยซpadroneยป e ยซcolui che inviaยป e lui si pone davanti al Padre con lo spirito del ยซservoยป e dellโ€™ยซinviatoยป. La disposizione al servizio e allโ€™obbedienza รจ suscitata dallo Spirito Santo che Gesรน accoglie dal Padre. Senza lo Spirito Santo verrebbe meno il legame che li unisce cosรฌ profondamente.

Quando in un rapporto affettivo si trascura lโ€™aiuto dello Spirito Santo sโ€™inserisce lo spirito mondano che divide, allontana, contrappone. Giuda ne รจ un esempio. Ma come lui hanno fatto anche gli altri ai quali Gesรน aveva lavato i piedi e per i quali ha offerto la sua vita. Questo รจ anche il rischio che corriamo quando impostiamo un rapporto nel malcelato tentativo dโ€™imporre il nostro punto di vita e di affermare la nostra volontร . Lโ€™amicizia o รจ sostenuta e alimentata dallo Spirito Santo oppure si trasforma nel suo contrario.

Il Salmo 133 canta la bellezza dellโ€™amicizia e dello stare insieme. Ciรฒ che tiene in unitร  gli amici non sono gli interessi comuni ma lo Spirito di Dio che ispira pensieri e scelte di vita orientate al bene di tutti. In tal senso lโ€™amicizia รจ una benedizione di Dio.

Gesรน ci chiama amici e non servi, siamo apostoli suoi non del mondo. Come tali siamo beati se con umiltร  accogliamo lo Spirito Santo di Dio attraverso i sacramenti e lโ€™ascolto della Parola. Lo spirito mondano ci fa ambire a quelle altezze per raggiungere le quali scavalchiamo gli altri e ci fa irrigidire al punto di essere disposti a passare sul cadavere dei fratelli pur di raggiungere i nostri obbiettivi. Lo Spirito Santo non ci induce alla competizione ma a gareggiare nello stimarci a vicenda, ci aiuta a non sfruttare le debolezze degli altri per prevalere ma a rallentare il nostro passo e a piegarci sulle ferite per farci carico dei pesi dei fratelli.

Mossi dallo Spirito andiamo nel mondo come portatori della benedizione di Dio. Cosรฌ anche noi ci aggreghiamo alla schiera dei servi e degli inviati di Dio non per condannare il mondo ma per renderlo migliore di come lo abbiamo trovato.

๐Ÿ™ LEGGI LA PREGHIERA DEL GIORNO

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per lโ€™evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte โ€“ il blog di don Pasquale โ€œTu hai Parole di vita eternaโ€œ