Lโamicizia con Dio genera la fraternitร tra gli uomini โ Giovedรฌ della IV settimana di Pasqua
โ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โ Gv 13,16-20
Dagli Atti degli Apostoli (At 13,13-25)
Salpร ti da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge, in Panfรฌlia. Ma Giovanni si separรฒ da loro e ritornรฒ a Gerusalemme. Essi invece, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiรฒchia in Pisรฌdia, e, entrati nella sinagรฒga nel giorno di sabato, sedettero. Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagรฒga mandarono a dire loro: ยซFratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!ยป.
Si alzรฒ Paolo e, fatto cenno con la mano, disse: ยซUomini dโIsraele e voi timorati di Dio, ascoltate. Il Dio di questo popolo dโIsraele scelse i nostri padri e rialzรฒ il popolo durante il suo esilio in terra dโEgitto, e con braccio potente li condusse via di lร . Quindi sopportรฒ la loro condotta per circa quarantโanni nel deserto, distrusse sette nazioni nella terra di Canaan e concesse loro in ereditร quella terra per circa quattrocentocinquanta anni.
Dopo questo diede loro dei giudici, fino al profeta Samuรจle. Poi essi chiesero un re e Dio diede loro Sร ul, figlio di Chis, della tribรน di Beniamino, per quarantโanni. E, dopo averlo rimosso, suscitรฒ per loro Davide come re, al quale rese questa testimonianza: โHo trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirร tutti i miei voleriโ.
Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviรฒ, come salvatore per Israele, Gesรน. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo dโIsraele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: โIo non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandaliโยป.
Gesรน รจ il Salvatore promesso da Dio
Nonostante la defezione di Giovanni Marco, la missione prosegue. Nella sinagoga di Antiochia di Pisรฌdia, Paolo e Barnaba sono accolti come ospiti e, come tradizione, a loro veniva chiesto di offrire unโomelia partendo dai testi che la liturgia sinagogale presentava in quel sabato. Come Gesรน nella sinagoga di Nazaret, cosรฌ Paolo coglie lโoccasione per annunciare il vangelo: Gesรน รจ il Cristo che il Signore Dio aveva promesso per guidare il suo popolo alla salvezza. Paolo ripercorre a grandi linee la storia della salvezza che inizia con la vocazione ai patriarchi, capostipiti dโIsraele, continua con lโaccenno allโEsodo e allโingresso nella terra promessa e infine approda allโesperienza monarchica con Saulo e Davide.
Da questo veloce excursus storico emerge la figura di Dio che come padre paziente e misericordioso segue con fiducia, ma spesso anche con dolore, le vicende storiche del suo popolo. La legge e i profeti stanno a ricordare costantemente al popolo quanto gratuita sia lโamorevolezza di Dio per Israele e, in pari tempo, quanto grande la sua misericordia nel volgere sempre ad un maggior bene le crisi. Dio puรฒ continuare ad offrire una parola significativa per la nostra vita se essa non rimane solo pura informazione di fatti, magari del passato, ma se viene ascoltata, letta e meditata perchรฉ possiamo discernere i segni della presenza amorevole di Dio, e consapevolmente e responsabilmente corrispondergli. La parola di Dio deve ancora convocare attorno ad essa, preferibilmente in contesti domestici, perchรฉ sia veramente cibo nutriente, da mangiare e assimilare e infine tradurre la fede in opere di caritร .
+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,16-20)
Chi accoglie colui che manderรฒ, accoglie me.
[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesรน] disse loro:
ยซIn veritร , in veritร io vi dico: un servo non รจ piรน grande del suo padrone, nรฉ un inviato รจ piรน grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: โColui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagnoโ. Ve lo dico fin dโora, prima che accada, perchรฉ, quando sarร avvenuto, crediate che Io sono.
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In veritร , in veritร io vi dico: chi accoglie colui che io manderรฒ, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandatoยป.
Lโamicizia con Dio genera la fraternitร tra gli uomini
Lโambizione di superare gli altri per vantarsi di essere superiori nellโaver fatto qualcosa di piรน e meglio di loro, innesca meccanismi di competizione che sfilacciano un rapporto fino a romperlo. Gli amici di un tempo, con i quali si รจ condiviso tutto, diventano gli avversari e nemici. In una relazione bisogna coltivare lโumiltร e lโobbedienza propria di un servo e di un messaggero. Nei confronti di Dio, come anche dei fratelli, รจ facile passare dal chiedere aiuto al pretendere o rivendicare. Bisogna accettare serenamente quello che si รจ e non ambire ad essere qualcosa di diverso o pretendere che lโaltro cambi in base ai propri gusti.
Il gesto di lavare i piedi ai discepoli matura nellโambito della relazione tra Gesรน e il Padre. Egli รจ il ยซpadroneยป e ยซcolui che inviaยป e lui si pone davanti al Padre con lo spirito del ยซservoยป e dellโยซinviatoยป. La disposizione al servizio e allโobbedienza รจ suscitata dallo Spirito Santo che Gesรน accoglie dal Padre. Senza lo Spirito Santo verrebbe meno il legame che li unisce cosรฌ profondamente.
Quando in un rapporto affettivo si trascura lโaiuto dello Spirito Santo sโinserisce lo spirito mondano che divide, allontana, contrappone. Giuda ne รจ un esempio. Ma come lui hanno fatto anche gli altri ai quali Gesรน aveva lavato i piedi e per i quali ha offerto la sua vita. Questo รจ anche il rischio che corriamo quando impostiamo un rapporto nel malcelato tentativo dโimporre il nostro punto di vita e di affermare la nostra volontร . Lโamicizia o รจ sostenuta e alimentata dallo Spirito Santo oppure si trasforma nel suo contrario.
Il Salmo 133 canta la bellezza dellโamicizia e dello stare insieme. Ciรฒ che tiene in unitร gli amici non sono gli interessi comuni ma lo Spirito di Dio che ispira pensieri e scelte di vita orientate al bene di tutti. In tal senso lโamicizia รจ una benedizione di Dio.
Gesรน ci chiama amici e non servi, siamo apostoli suoi non del mondo. Come tali siamo beati se con umiltร accogliamo lo Spirito Santo di Dio attraverso i sacramenti e lโascolto della Parola. Lo spirito mondano ci fa ambire a quelle altezze per raggiungere le quali scavalchiamo gli altri e ci fa irrigidire al punto di essere disposti a passare sul cadavere dei fratelli pur di raggiungere i nostri obbiettivi. Lo Spirito Santo non ci induce alla competizione ma a gareggiare nello stimarci a vicenda, ci aiuta a non sfruttare le debolezze degli altri per prevalere ma a rallentare il nostro passo e a piegarci sulle ferite per farci carico dei pesi dei fratelli.
Mossi dallo Spirito andiamo nel mondo come portatori della benedizione di Dio. Cosรฌ anche noi ci aggreghiamo alla schiera dei servi e degli inviati di Dio non per condannare il mondo ma per renderlo migliore di come lo abbiamo trovato.
๐ LEGGI LA PREGHIERA DEL GIORNO
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per lโevangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte โ il blog di don Pasquale โTu hai Parole di vita eternaโ