don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 3 Dicembre 2022

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La Via, maestra di vita

“Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio»” (Is 52,7). Le parole del libro del profeta Isaia, scritte cinquecento anni prima di Cristo, annunciano il ritorno di Dio come pastore e guida del suo popolo.

La proclamazione dell’evento è affidata ai messaggeri che annunciano la pace portata dal Signore che esercita su Israele la sua regalità. Una delle immagini classiche per indicare il capo del popolo è quella del pastore che cura il suo gregge.

Il pastore svolge il suo lavoro sulla strada, così come Gesù percorre città e villaggi, evangelizzando e guarendo, e parimenti i Dodici discepoli sono inviati a predicare strada facendo. La strada è il luogo degli incontri non scontati, non programmati, non calcolati. Nel chiaroscuro dell’imprevedibilità c’è la possibilità per la scoperta e per la novità che l’incontro con l’altro sempre riserva.

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La strada è lo spazio dell’incontro con chi non è aggrappato alle sue certezze mondane sulle quali confidare, ma è in ricerca di ciò che può realizzare i suoi sogni e i suoi desideri.

La strada è l’occasione per incontrare chi lascia la comodità e la convenienza di un posto fisso o la propria isola di sicurezza e si avventura. La strada è il luogo della condivisione sincera di quello che si porta con sé, le proprie domande, le ferite, i doni ricevuti e diventati patrimonio personale.

Gesù ci invita ad essere viandanti sulle strade del mondo e non sedentari custodi e vigilanti armati di verità astratte. Il pellegrino non seleziona a priori chi incrociare, ma sa solo che sta andando per incontrare tanti volti quante sono le sfaccettature dell’umanità complessa e articolata alla quale portare la luce del Vangelo.

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La Parola cambia la vita

Come percorro la mia strada? “Vado avanti per la mia strada”, cioè non mi curo di nulla e perseguo i miei obbiettivi o mi lascio guidare dalla Parola di Dio e tengo la fronte alta pronto a fermarmi per incontrare i fratelli? Non tollero ritardi e proseguo dritto o accetto di rallentare il passo per camminare insieme agli altri? Qual è l’approccio alle persone che incontro sul mio cammino. Compassione o giudizio?

Leggi la preghiera del giorno.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualità biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna