L’incontro che genera gioia
San Francesco Saverio
Solo l’incontro con qualcuno suscita un sussulto di gioia. Quando poi si tratta di un contatto intimo con il Signore, allora Lo Spirito Santo fa danzare al ritmo dell’Amore. Davanti a Dio, sorgente inesauribile di gioia, è impossibile rimanere freddi e impassibili, a meno che non si scelga, come fa satana, di fuggire. Lo Spirito Santo ci apre il cuore per riconoscere la presenza amorevole di Dio nella nostra vita. È una prossimità che fa ci vibrare di esultanza come quando due innamorati sono a stretto contatto l’uno con l’altro. Dio ci viene incontro per donarci la ricchezza incontenibile della sua gioia, farci belli agli occhi suoi.
Se una persona regala un abito o un oggetto ad un’altra e vede che il dono viene indossato o portato con sé dalla persona che l’ha ricevuta, il suo cuore gioisce. Nel dono è comunicato il desiderio di rimanere con la persona amata, anche se a volte c’è la distanza fisica o dell’incomprensione. Dio viene a donarci la sua vita, il suo amore fedele ed eterno. Quando riconosciamo il valore di questo dono che ci è dato in Gesù, i nostri occhi si riempiono di felicità, perché non c’è cosa più bella del sentirsi amati, avvolti dal calore dell’abbraccio di chi si prende cura di noi.
La gioia è sempre legata allo stupore di una novità che ci raggiunge al di là delle attese e che spinge a cercare sempre nuove espressioni di carità fraterna per donare gioia a chi ne è privo. Il passo di danza che lo Spirito ispira porta ad andare con gioia incontro ai fratelli per regalare un sorriso, per sostenerli nei loro sforzi di rialzarsi dopo le cadute e di ricominciare.
Pieni di gioia sono quegli occhi nei quali si riflette la gioia di Dio che per primo si mette in ricerca di chi si sente smarrito perché le prove della vita lo hanno disorientato. Nella preghiera, dialogo faccia a faccia con Dio, come per Mosè sul Sinai e per Gesù sul monte della Trasfigurazione, possiamo contemplare la bellezza di Dio e ascoltare la sua parola di vita.
La gioia è ancora più intensa quando, dopo una crisi buia ritroviamo il volto familiare di chi ci accoglie, e parole che ci confortano. Ciò che i nostri occhi vedono e le nostre orecchie odono sono un balsamo per le nostre ferite che dalla grazia di Dio sono trasformate feritoie di luce.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Gesù esultò nello Spirito Santo.