don Pasquale Giordano โ€“ Commento al Vangelo del 28 Dicembre 2023

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Lโ€™obbedienza che salva dallโ€™ira che uccide โ€“ SANTI INNOCENTI

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 1Gv 1,5-2,2

Il sangue di Gesรน ci purifica da ogni peccato.

Figlioli miei, questo รจ il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio รจ luce e in lui non cโ€™รจ tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la veritร . Ma se camminiamo nella luce, come egli รจ nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesรน, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.

Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la veritร  non รจ in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli รจ fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquitร . Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non รจ in noi.

Figlioli miei, vi scrivo queste cose perchรฉ non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Parร clito presso il Padre: Gesรน Cristo, il giusto. รˆ lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

Lo Spirito nella Chiesa come il sangue nel corpo

La fede รจ lโ€™esperienza gioiosa di essere amati da Dio che, mediante Gesรน Cristo, ci chiama a vivere la comunione con Lui; questo non per i nostri meriti ma per la benevolenza misericordiosa del Signore. La luce di Dio non ci svergogna ma copre la nostra nuditร , che invece vorremmo nascondere rifugiandoci nelle tenebre in cui crediamo di trovare riparo e salvezza. Di Dio non si deve aver paura o temere il giudizio perchรฉ Egli non vuole altro che la nostra gioia.

Chi si fida di Dio e cammina alla sua luce va verso di Lui impegnandosi a mettere in pratica il comandamento dellโ€™amore. Tale condotta di vita non si spira a modelli umani ma a Gesรน Cristo che ha versato il suo sangue per salvarci, riconciliarci col Padre e donarci il suo Spirito dโ€™amore, che รจ la vita eterna. Quando lโ€™orgoglio ha il sopravvento sulla fiducia cresce la diffidenza e il giudizio che crea distanze e contrasti.

La luce, che rende i credenti veri discepoli di Cristo e persone fedeli allโ€™amore, รจ lo Spirito Santo che รจ stato riversato nei nostri cuori. Egli ha la forza di rigenerare la nostra vita facendone un segno luminoso dellโ€™amore di Dio. Lo Spirito Santo รจ il sangue che scorre nelle vene della Chiesa, il corpo di Cristo, affinchรฉ ogni suo membro, unito al Capo, sia a servizio del bene di tutte le altre.   

โœ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 2,13-18

Erode mandรฒ a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: ยซร€lzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta lร  finchรฉ non ti avvertirรฒ: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderloยป.

Egli si alzรฒ, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiรฒ in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

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ยซDallโ€™Egitto ho chiamato mio figlioยป.

Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriรฒ e mandรฒ a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giรน, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.

Allora si compรฌ ciรฒ che era stato detto per mezzo del profeta Geremรฌa:

ยซUn grido รจ stato udito in Rama,

un pianto e un lamento grande:

Rachele piange i suoi figli

e non vuole essere consolata,

perchรฉ non sono piรนยป.

Lโ€™obbedienza che salva dallโ€™ira che uccide

Abbiamo ancora negli occhi la scena della nascita di Gesรน, il modo amorevole con il quale รจ stato curato dalla madre e dal padre, la semplicitร  e la gioia dei pastori, la composta e solenne adorazione dei Magi. Questโ€™atmosfera di pace e un poโ€™ idilliaca viene rovinata dallโ€™eco delle grida di Erode che si adira perchรฉ i sapienti venuti dallโ€™Oriente, dopo aver trovato e adorato il Messia, non si sono prestati al suo gioco e non sono tornati a informarlo.

รˆ lโ€™Erode che รจ dentro di noi, il tiranno che vuole essere lโ€™unico re, che con falsa cortesia cerca di farsi amici utili a perseguire i suoi scopi, ma non riesce a contenere la sua rabbia aggressiva. Erode incarna ogni uomo che, temendo di perdere qualcosa di importante a cui ha legato la sua vita, si accanisce contro chi potrebbe offrirgli solo amore.

Quante volte capita ancora oggi che gli adulti abbiano timore della vita nascente e dei cambiamenti di programmi che essa comporta. Erode รจ oggi la coppia che vede nel bambino โ€œnon programmatoโ€ e non atteso una minaccia alla propria stabilitร . Erode รจ chi rende schiavi i bambini, chi li considera merce di scambio, chi abusa di loro, chi li uccide in guerre fratricide. Il pianto disperato di Rachele, che rappresenta la madre del popolo dโ€™Israele, รจ quello di Dio che piange per la sofferenza dei figli che patiscono la cattiveria di altri.

Ancora oggi si sparge il sangue innocente di Abele ad opera di suo fratello Caino, ancora oggi, nel silenzio generale, si perpetua la strage di innocenti vittime della logica del piรน forte. Ci fa bene piangere con Dio e sentire ribrezzo e disgusto per questo peccato che grida vendetta. Davanti alla sofferenza o ad una minaccia (la crudeltร  di Erode), a cui non si รจ mai sufficientemente preparati, si risponde lasciandosi guidare dalla coscienza illuminata dallโ€™amore paterno di Dio, che ci esorta a prenderci cura e promuovere la dignitร  e la vita dei piรน deboli.

Erode non รจ uno lontano da noi. Noi siamo Erode ogni volta che siamo disposti a sacrificare qualsiasi cosa pur di ottenere quello che vogliamo. Noi siamo Erode quando pensiamo che Gesรน nella nostra vita ci rovina i piani. Noi siamo Erode quando, accecati dalle nostre pretese, schiacciamo chi ci sta accanto senza pensarci due volte.

Noi siamo Erode quando pensiamo che per essere felici bisogna assecondare le logiche del mondo o giungere a compromessi. Noi siamo Giuseppe quando la parola di Dio accende in noi la compassione e il coraggio di prenderci cura dei piรน deboli senza fare troppi calcoli.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per lโ€™evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte โ€“ il blog di don Pasquale โ€œTu hai Parole di vita eternaโ€œ

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