don Pasquale Giordano โ€“ Commento al Vangelo del 27 Marzo 2024

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Una vita barattata รจ una vita buttata โ€“ Mercoledรฌ della Settimana Santa

Dal libro del profeta Isaรฌa Is 50,4-9

Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. (Terzo canto del Servo del Signore)

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,

perchรฉ io sappia indirizzare

una parola allo sfiduciato.

Ogni mattina fa attento il mio orecchio

perchรฉ io ascolti come i discepoli.

Il Signore Dio mi ha aperto lโ€™orecchio

e io non ho opposto resistenza,

non mi sono tirato indietro.

Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,

le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;

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non ho sottratto la faccia

agli insulti e agli sputi.

Il Signore Dio mi assiste,

per questo non resto svergognato,

per questo rendo la mia faccia dura come pietra,

sapendo di non restare confuso.

รˆ vicino chi mi rende giustizia:

chi oserร  venire a contesa con me? Affrontiamoci.

Chi mi accusa? Si avvicini a me.

Ecco, il Signore Dio mi assiste:

chi mi dichiarerร  colpevole?

Servo perseverante nella prova

Il profeta, consapevole della missione che ha ricevuto da Dio di essere maestro in Israele, si dichiara innanzitutto discepolo. Comprende che il suo insegnamento non sarร  basato su discorsi ma si esprimerร  attraverso il suo modo di essere davanti a coloro che lo maltrattano. Dio gli rivela una veritร  scomoda che lo riguarda.

Il sostegno che Dio gli garantisce non lo esenta dalle umiliazioni e non lo immunizza dal dolore, ma gli permette di rimanere fedele alla sua vocazione e allโ€™amore per gli uomini, anche verso i suoi nemici. Il profeta Geremia ripete le parole che Dio gli ha rivolto chiamandolo al servizio profetico: ยซTu, dunque, stringi la veste ai fianchi, ร lzati e diโ€™ loro tutto ciรฒ che ti ordinerรฒ; non spaventarti di fronte a loro, altrimenti sarรฒ io a farti paura davanti a loro.

Ed ecco, oggi io faccio di te come una cittร  fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perchรฉ io sono con te per salvartiยป (Ger 1, 17-19). Gesรน sente rivolte a sรฉ queste parole e fa sue quelle del servo di Dio che non indietreggia davanti alla passione e alla morte ma chiede nella preghiera la forza di rimanere saldo nella fede e perseverante nel compiere la volontร  di Dio.

Gesรน, come i profeti, non temono la condanna degli uomini e attraversano la prova certi che il Signore li conduce verso la vittoria. La salvezza รจ stare vicino a Dio e non lasciarci separare da Lui. San Paolo, interpretando i sentimenti di Gesรน nella passione e quelli del discepolo che si trova nella prova, ricorda che: ยซTutto concorre al bene, per quelli che amano Dioโ€ฆ

Se Dio รจ per noi, chi sarร  contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerร  forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverร  accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio รจ colui che giustifica! Chi condannerร ? Cristo Gesรน รจ morto, anzi รจ risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi! Chi ci separerร  dallโ€™amore di Cristo? Forse la tribolazione, lโ€™angoscia, la persecuzione, la fame, la nuditร , il pericolo, la spada?โ€ฆ in tutte queste cose noi siamo piรน che vincitori grazie a colui che ci ha amati. (Rm 8, 31-37)

+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 26,14-25

Il Figlio dellโ€™uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quellโ€™uomo dal quale il Figlio dellโ€™uomo viene tradito!

In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariรฒta, andรฒ dai capi dei sacerdoti e disse: ยซQuanto volete darmi perchรฉ io ve lo consegni?ยป. E quelli gli fissarono trenta monete dโ€™argento. Da quel momento cercava lโ€™occasione propizia per consegnare Gesรน.

Il primo giorno degli รzzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesรน e gli dissero: ยซDove vuoi che prepariamo per te, perchรฉ tu possa mangiare la Pasqua?ยป. Ed egli rispose: ยซAndate in cittร  da un tale e ditegli: โ€œIl Maestro dice: Il mio tempo รจ vicino; farรฒ la Pasqua da te con i miei discepoliโ€ยป. I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesรน, e prepararono la Pasqua.

Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: ยซIn veritร  io vi dico: uno di voi mi tradirร ยป. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: ยซSono forse io, Signore?ยป. Ed egli rispose: ยซColui che ha messo con me la mano nel piatto, รจ quello che mi tradirร . Il Figlio dellโ€™uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quellโ€™uomo dal quale il Figlio dellโ€™uomo viene tradito! Meglio per quellโ€™uomo se non fosse mai nato!ยป. Giuda, il traditore, disse: ยซRabbรฌ, sono forse io?ยป. Gli rispose: ยซTu lโ€™hai dettoยป.

Una vita barattata รจ una vita buttata

Gesรน sceglie la sera nella quale si consuma la cena pasquale per annunciare la sua Pasqua. รˆ giunto il momento del compimento che avrร  inizio con il tradimento e la consegna nelle mani dei capi dei sacerdoti con i quali Giuda aveva contrattato. Il tradimento di Giuda sembra essere la causa dellโ€™epilogo finale della storia di Gesรน.

La scelta dellโ€™Iscariota di consegnare il Maestro al suo destino di morte รจ dettata dallโ€™aviditร  e dalla cupidigia. Quante storie dโ€™amore finiscono a causa di un tradimento e alla base cโ€™รจ sempre la stessa ragione. Giuda non ha colto nel tempo del suo discepolato lโ€™occasione per maturare umanamente insieme con Gesรน e assimilare la logica dellโ€™amore.

Era nella comunitร  ma per fare i suoi interessi! Ha sfruttato fino alla fine la situazione fino al colpo grosso di vendere Gesรน per trenta monete dโ€™argento. Ma la storia della salvezza non รจ solo storia degli amori umani impossibili o falliti, ma รจ la storia di Dio che ama lโ€™uomo a partire dai suoi tradimenti.

Il peccato non รจ la parola fine allโ€™amore di Dio ma รจ la conclusione drammatica dellโ€™amore malato dellโ€™uomo. Il peccato ha una forza distruttiva e autodistruttiva. Ma colui che รจ venuto per i malati e non per i sani nel momento in cui annuncia il tradimento proclama anche la vittoria dellโ€™amore sulla morte e sul peccato che la provoca.

Il peccato ha delle conseguenze irreparabili e ciรฒ che รจ scritto si compie; ma รจ anche vero che se credessimo veramente allโ€™amore di Dio e ci arrendessimo ad esso, gli permetteremmo di farci rinascere dalle nostre macerie.

Leggi la Preghiera del giorno.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per lโ€™evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte โ€“ il blog di don Pasquale โ€œTu hai Parole di vita eternaโ€œ

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