Una vita barattata รจ una vita buttata โ Mercoledรฌ della Settimana Santa
Dal libro del profeta Isaรฌa Is 50,4-9
Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. (Terzo canto del Servo del Signore)
Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perchรฉ io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perchรฉ io ascolti come i discepoli.
Il Signore Dio mi ha aperto lโorecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
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non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
ร vicino chi mi rende giustizia:
chi oserร venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerร colpevole?
Servo perseverante nella prova
Il profeta, consapevole della missione che ha ricevuto da Dio di essere maestro in Israele, si dichiara innanzitutto discepolo. Comprende che il suo insegnamento non sarร basato su discorsi ma si esprimerร attraverso il suo modo di essere davanti a coloro che lo maltrattano. Dio gli rivela una veritร scomoda che lo riguarda.
Il sostegno che Dio gli garantisce non lo esenta dalle umiliazioni e non lo immunizza dal dolore, ma gli permette di rimanere fedele alla sua vocazione e allโamore per gli uomini, anche verso i suoi nemici. Il profeta Geremia ripete le parole che Dio gli ha rivolto chiamandolo al servizio profetico: ยซTu, dunque, stringi la veste ai fianchi, ร lzati e diโ loro tutto ciรฒ che ti ordinerรฒ; non spaventarti di fronte a loro, altrimenti sarรฒ io a farti paura davanti a loro.
Ed ecco, oggi io faccio di te come una cittร fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perchรฉ io sono con te per salvartiยป (Ger 1, 17-19). Gesรน sente rivolte a sรฉ queste parole e fa sue quelle del servo di Dio che non indietreggia davanti alla passione e alla morte ma chiede nella preghiera la forza di rimanere saldo nella fede e perseverante nel compiere la volontร di Dio.
Gesรน, come i profeti, non temono la condanna degli uomini e attraversano la prova certi che il Signore li conduce verso la vittoria. La salvezza รจ stare vicino a Dio e non lasciarci separare da Lui. San Paolo, interpretando i sentimenti di Gesรน nella passione e quelli del discepolo che si trova nella prova, ricorda che: ยซTutto concorre al bene, per quelli che amano Dioโฆ
Se Dio รจ per noi, chi sarร contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerร forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverร accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio รจ colui che giustifica! Chi condannerร ? Cristo Gesรน รจ morto, anzi รจ risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi! Chi ci separerร dallโamore di Cristo? Forse la tribolazione, lโangoscia, la persecuzione, la fame, la nuditร , il pericolo, la spada?โฆ in tutte queste cose noi siamo piรน che vincitori grazie a colui che ci ha amati. (Rm 8, 31-37)
+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 26,14-25
Il Figlio dellโuomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quellโuomo dal quale il Figlio dellโuomo viene tradito!
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariรฒta, andรฒ dai capi dei sacerdoti e disse: ยซQuanto volete darmi perchรฉ io ve lo consegni?ยป. E quelli gli fissarono trenta monete dโargento. Da quel momento cercava lโoccasione propizia per consegnare Gesรน.
Il primo giorno degli รzzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesรน e gli dissero: ยซDove vuoi che prepariamo per te, perchรฉ tu possa mangiare la Pasqua?ยป. Ed egli rispose: ยซAndate in cittร da un tale e ditegli: โIl Maestro dice: Il mio tempo รจ vicino; farรฒ la Pasqua da te con i miei discepoliโยป. I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesรน, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: ยซIn veritร io vi dico: uno di voi mi tradirร ยป. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: ยซSono forse io, Signore?ยป. Ed egli rispose: ยซColui che ha messo con me la mano nel piatto, รจ quello che mi tradirร . Il Figlio dellโuomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quellโuomo dal quale il Figlio dellโuomo viene tradito! Meglio per quellโuomo se non fosse mai nato!ยป. Giuda, il traditore, disse: ยซRabbรฌ, sono forse io?ยป. Gli rispose: ยซTu lโhai dettoยป.
Una vita barattata รจ una vita buttata
Gesรน sceglie la sera nella quale si consuma la cena pasquale per annunciare la sua Pasqua. ร giunto il momento del compimento che avrร inizio con il tradimento e la consegna nelle mani dei capi dei sacerdoti con i quali Giuda aveva contrattato. Il tradimento di Giuda sembra essere la causa dellโepilogo finale della storia di Gesรน.
La scelta dellโIscariota di consegnare il Maestro al suo destino di morte รจ dettata dallโaviditร e dalla cupidigia. Quante storie dโamore finiscono a causa di un tradimento e alla base cโรจ sempre la stessa ragione. Giuda non ha colto nel tempo del suo discepolato lโoccasione per maturare umanamente insieme con Gesรน e assimilare la logica dellโamore.
Era nella comunitร ma per fare i suoi interessi! Ha sfruttato fino alla fine la situazione fino al colpo grosso di vendere Gesรน per trenta monete dโargento. Ma la storia della salvezza non รจ solo storia degli amori umani impossibili o falliti, ma รจ la storia di Dio che ama lโuomo a partire dai suoi tradimenti.
Il peccato non รจ la parola fine allโamore di Dio ma รจ la conclusione drammatica dellโamore malato dellโuomo. Il peccato ha una forza distruttiva e autodistruttiva. Ma colui che รจ venuto per i malati e non per i sani nel momento in cui annuncia il tradimento proclama anche la vittoria dellโamore sulla morte e sul peccato che la provoca.
Il peccato ha delle conseguenze irreparabili e ciรฒ che รจ scritto si compie; ma รจ anche vero che se credessimo veramente allโamore di Dio e ci arrendessimo ad esso, gli permetteremmo di farci rinascere dalle nostre macerie.
Leggi la Preghiera del giorno.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per lโevangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte โ il blog di don Pasquale โTu hai Parole di vita eternaโ