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don Pasquale Giordano โ€“ Commento al Vangelo del 26 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 13, 21-33.36-38

La prova dei fatti โ€“ Martedรฌ della Settimana Santa

Dal libro del profeta Isaรฌa Is 49,1-6

Io ti renderรฒ luce delle nazioni, perchรฉ porti la mia salvezza fino allโ€™estremitร  della terra. (Secondo canto del Servo del Signore)

Ascoltatemi, o isole,

udite attentamente, nazioni lontane;

il Signore dal seno materno mi ha chiamato,

fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.

Ha reso la mia bocca come spada affilata,

mi ha nascosto allโ€™ombra della sua mano,

mi ha reso freccia appuntita,

mi ha riposto nella sua farรจtra.

Mi ha detto: ยซMio servo tu sei, Israele,

sul quale manifesterรฒ la mia gloriaยป.

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Io ho risposto: ยซInvano ho faticato,

per nulla e invano ho consumato le mie forze.

Ma, certo, il mio diritto รจ presso il Signore,

la mia ricompensa presso il mio Dioยป.

Ora ha parlato il Signore,

che mi ha plasmato suo servo dal seno materno

per ricondurre a lui Giacobbe

e a lui riunire Israele

โ€“ poichรฉ ero stato onorato dal Signore

e Dio era stato la mia forza โ€“,

e ha detto: ยซรˆ troppo poco che tu sia mio servo

per restaurare le tribรน di Giacobbe

e ricondurre i superstiti dโ€™Israele.

Io ti renderรฒ luce delle nazioni,

perchรฉ porti la mia salvezza

fino allโ€™estremitร  della terraยป.

Come freccia nella mano di Dio per centrare il bersaglio della salvezza

Il profeta si rivolge a tutti coloro che, Israeliti o pagani, si trovano in una condizione di solitudine e di emarginazione. Il Servo di Dio non grida nรฉ alza la voce per farsi udire perchรฉ gli ultimi a cui parla sono i suoi compagni nella sofferenza.

La sua รจ una parola di consolazione e speranza. Comprende il dolore e la delusione di chi pensa di aver vissuto invano e non vede speranza di riscatto dalla propria condizione di prostrazione. Anche il profeta sperimenta la solitudine di chi vede ricambiare il bene fatto col male. I fallimenti della vita rivelano chi ama veramente e rimane fedele nellโ€™amicizia.

Lโ€™ipocrisia e le amicizie interessate, che svaniscono nel nulla nel momento del bisogno, graffiano lโ€™anima facendola sanguinare. Ci si sente usati e poi gettati via. Il profeta, che pure comprende la lamentazione del giusto, confessa la sua fede in Dio che lo ha scelto per pura grazia, senza alcun suo merito, sin dal grembo materno. Nella debolezza comprende che il Signore lo ha eletto a strumento del suo progetto di salvezza. Anche se pensa di essere un fallito, Dio con la sofferenza tempra il suo spirito perchรฉ egli confidi solamente in Lui e non negli uomini.

La salvezza รจ il bersaglio da centrare con la freccia. Essa, nel pensiero di Dio, รจ la comunione, non solo dโ€™Israele, ma di tutti gli uomini. Il profeta si dichiara disponibile ad essere strumento nelle mani di Dio perchรฉ si compia la sua volontร . Egli non lo lascerร  nella tristezza ma lo eleggerร  a segno luminoso per tutti i popoli perchรฉ riconoscano a quale altissima vocazione il Signore li chiama. Siamo tutti chiamati alla santitร , a formare unโ€™unica famiglia con Dio e un solo popolo tra noi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 13,21-33.36-38

Uno di voi mi tradirร โ€ฆ Non canterร  il gallo, prima che tu non mโ€™abbia rinnegato tre volte.

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesรน fu profondamente turbato e dichiarรฒ: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: uno di voi mi tradirร ยป.

I discepoli si guardavano lโ€™un lโ€™altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesรน amava, si trovava a tavola al fianco di Gesรน. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesรน, gli disse: ยซSignore, chi รจ?ยป. Rispose Gesรน: ยซรˆ colui per il quale intingerรฒ il boccone e glielo darรฒยป. E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariรฒta. Allora, dopo il boccone, Satana entrรฒ in lui.

Gli disse dunque Gesรน: ยซQuello che vuoi fare, fallo prestoยป. Nessuno dei commensali capรฌ perchรฉ gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poichรฉ Giuda teneva la cassa, Gesรน gli avesse detto: ยซCompra quello che ci occorre per la festaยป, oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscรฌ. Ed era notte.

Quando fu uscito, Gesรน disse: ยซOra il Figlio dellโ€™uomo รจ stato glorificato, e Dio รจ stato glorificato in lui. Se Dio รจ stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherร  da parte sua e lo glorificherร  subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venireยป.

Simon Pietro gli disse: ยซSignore, dove vai?ยป. Gli rispose Gesรน: ยซDove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai piรน tardiยป. Pietro disse: ยซSignore, perchรฉ non posso seguirti ora? Darรฒ la mia vita per te!ยป. Rispose Gesรน: ยซDarai la tua vita per me? In veritร , in veritร  io ti dico: non canterร  il gallo, prima che tu non mโ€™abbia rinnegato tre volteยป.

La prova dei fatti

Dopo il gesto della lavanda dei piedi ai discepoli Gesรน rivela loro lโ€™imminente tradimento che darร  lโ€™avvio alla sua passione. La piccola comunitร  passa dallo stupore allo sconcerto. Il traditore รจ in mezzo ai Dodici. Solo il discepolo amato sa quale sia il collegamento tra lโ€™offerta del boccone a Giuda e le parole che Gesรน gli rivolge. Il discepolo amato รจ testimone della consapevolezza che Gesรน aveva del fatto che Giuda lโ€™avrebbe tradito. Il boccone รจ un chiaro messaggio di amicizia che Gesรน gli rivolge. Satana entra in campo e gioca di anticipo. Giuda prende il boccone, ma non si dice che lo mangi. Volendo dare una lettura eucaristica a questo gesto possiamo intravedere nel boccone il dono dellโ€™amore di Dio offerto a ciascuno di noi, non per i nostri meriti ma per pura grazia. I sacramenti sono lโ€™aiuto di Dio datoci perchรฉ possiamo umanizzarci. Satana si oppone alla umanizzazione operata dalla grazia di Dio. Gesรน spinge Giuda ad uscire fuori dalla zona grigia dellโ€™indecisione e di fare una scelta di campo. I gesti e le parole di Gesรน rivelano la pace del cuore anche se lโ€™anima รจ scossa da emozioni contrastanti. Lโ€™amore รจ la luce interiore che brilla nella notte. Questa luce รจ offerta anche a Giuda perchรฉ, accogliendola, possa volgere al bene la sua volontร . Giuda invece esce perdendosi nella notte che abita il suo cuore. Questo accade ogni volta in cui fraintendiamo la misericordia di Dio e alla sua amicizia non diamo quel peso che meriterebbe. I sacramenti non agiscono in noi magicamente ma operano il cambiamento solamente se la libertร  che ci viene offerta decidiamo di spenderla per Dio, se il dono della sua amicizia lo investiamo per creare legami di fraternitร .

In noi non cโ€™รจ solo Giuda, ma cโ€™รจ anche Pietro che con spavalderia professa a parole la sua intenzione di sacrificare la sua vita per Gesรน se fosse necessario. Non comprende cosa gli impedisca di seguire Gesรน lรฌ dove sta andando. Nella preghiera le parole si sprecano e crediamo a volte di voler quasi convincere Dio della nostra buona fede. Quello che ci difetta non sono le buone intenzioni, ma la capacitร  di passare dalle parole ai fatti. Alla prova dei fatti emerge la veritร : la misericordia Dio splende nella miseria dellโ€™uomo. Non possiamo confondere la gloria di Dio con lโ€™eroismo umano perchรฉ รจ come se ci convincessimo che la luce del sole possa essere sostituita da quella di una lampadina, anche la piรน potente. Non potremmo mai amare veramente se prima non ci lasciamo amare da Dio. Non potremmo arrivare a dare la nostra vita per lui e per i fratelli se prima non contempliamo e adoriamo lโ€™amore di Dio crocifisso.

Leggi la Preghiera del giorno.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per lโ€™evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte โ€“ il blog di don Pasquale โ€œTu hai Parole di vita eternaโ€œ

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