don Pasquale Giordano โ€“ Commento al Vangelo del 25 Novembre 2022

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Guardare con speranza il mondo che cambia

Osservando la natura apprendiamo la legge della ciclicitร : si nasce, si cresce e si muore. Anche il tempo รจ sottoposto a questa legge; ne sono testimoni il sole, che sorge, cresce fino a mezzogiorno e poi tramonta, la luna con le sue fasi e le stelle. Similmente le cose dellโ€™uomo iniziano, diventano grandi e poi sono destinate a finire.

Gesรน invita a guardare il mondo come un giardino in cui siamo posti come custodi ma anche come osservatori per cogliere, nella legge presente nella creazione, quella che presiede alla realizzazione della nostra vita. Tuttavia, lโ€™uomo, a differenza delle altre creature, รจ dotato dโ€™intelligenza per passare dallโ€™osservazione alla comprensione di ciรฒ che accade per coglierne il fine.

Questo avviene soprattutto nelle crisi che intervengono a scombussolare i progetti di vita pianificati a partire dai propri bisogni o dai desideri, spesso omologati a schemi culturali imposti dallโ€™esterno. Nelle crepe dei nostri progetti possiamo intravedere lโ€™abisso in cui sprofondano i sogni oppure nuovi scenari che ci aprono ad altrettante prospettive. I drammi della vita, che si abbattono improvvisi, ci fanno rendere conto che basta poco perchรฉ una cosa finisca. Se li osserviamo con lo sguardo sapienziale, proprio di Dio, riusciamo ad intravedere nel tempo della fine quello in cui gemma un nuovo inizio.

Non solo, la sofferenza ci insegna anche a non avere un approccio impaziente alla vita, proprio di chi vuole bruciare i tempi, ricusa la fatica dellโ€™attesa, non accetta rinunce e non tollera le tappe mediane che segnano il ritmo della crescita progressiva di ogni persona. Quanto piรน siamo impazienti, tanto piรน le prove della vita ci abbattono. La pazienza รจ alleata dellโ€™osservazione e della sapienza di chi nella successione degli eventi piacevoli e spiacevoli ne coglie il senso che appartiene ad un progetto dโ€™amore piรน alto del nostro, quello di Dio.

Lui ci parla attraverso la storia reale. Ascoltarlo vuole dire porci davanti alla vita con umiltร  e pazienza: umiltร  per considerarci creature e non creatori, pazienza nello scoprire giorno per giorno la strada verso la salvezza che Dio ha tracciato per noi e sulla quale Egli ci viene incontro. Il tempo della fine non consiste nella conta dei danni ma, nella visione di fede, esso coincide con lโ€™ora della fruttificazione della Parola. I frutti della Parola di Dio possono assumere molte forme ed essere declinate in molte espressioni di caritร .

Il cristiano deve sapere che le forme e le espressioni della caritร  sono cangianti, perchรฉ tutto passa. Ciรฒ che non passa รจ la Caritร  che, attraversando e fecondando il tempo e, soprattutto nei passaggi piรน delicati della storia personale o collettiva, sa โ€œreinventarsiโ€ per rivelarsi come lโ€™unica vera ragione di vita dellโ€™uomo.

Leggi la preghiera del giorno.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per lโ€™evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte โ€“ il blog di don Pasquale โ€œTu hai Parole di vita eternaโ€œ