don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 24 Novembre 2022

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Polline di amore, pace e giustizia

Ciรฒ che caratterizza la maturitร  di una persona รจ saper discernere i tempi e i loro significati con le opportunitร  che gli eventi portano con sรฉ. Lโ€™immagine della cittร  di Gerusalemme, assediata e prossima ad essere devasta, suggerisce al discepolo di Cristo lโ€™urgenza di mettersi in salvo per non essere coinvolto nella rovina.

Gerusalemme รจ lโ€™immagine dei sogni e desideri che ognuno porta nel cuore. Spesso sono desideri di affermazione di sรฉ, di benessere, di possesso, per realizzare i quali si abdica al valore dei legami familiari, al rispetto reciproco, alla cura attenta e paziente dei piรน piccoli. La logica commerciale pervade le relazioni in una comunitร  sia domestica, o ecclesiale o sociale.

Questa logica comporta un impoverimento e una fragilitร  tale da rendere vulnerabili difronte ai problemi della vita dai quali ci si sente come assediati. รˆ uno stato dโ€™animo che plasticamente viene tradotto nellโ€™immagine dellโ€™esercito che circonda la cittร . Il male, quale rifiuto di Dio e del suo aiuto, ha come conseguenze la corruzione, cioรจ lโ€™indebolimento della coscienza e lโ€™impossibilitร  a resistere agli attacchi del nemico, il diavolo.

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Gesรน invita ad esercitare un sano giudizio su di sรฉ, che chiamiamo discernimento. Questo richiede da una parte di prendere le distanze dal male che seduce per non lasciarsi coinvolgere nella sua spirale negativa, e, dallโ€™altra, esporsi allo sguardo di Dio affinchรฉ il suo luminoso giudizio permetta di distinguere il bene dal male, ciรฒ che ci fa male per fuggirlo e ciรฒ che ci fa bene per custodirlo.

I turbamenti dellโ€™anima ci inducono a coprirci il volto, ad abbassare lo sguardo a rannicchiarci per difenderci. Gesรน viene per ristabilire ordine nel nostro mondo interiore e a fare pace nel nostro cuore. Lui viene a fissare un centro che garantisca un nuovo equilibrio tra le attese che nutriamo e la realtร  che viviamo e a ristabilire quellโ€™ordine originario, che il peccato insidia, nella relazione con Dio e tra di noi.

Dio viene come giudice giusto per rendere veramente liberi coloro che, alzando il capo, si risollevano dalle loro paure e Gli vanno incontro con gioia. Il discepolo di Cristo nelle crisi della vita in cui sono sconvolti e messi in discussione punti fermi consolidati, non si fissa sugli aspetti negativi, ma alimenta lโ€™attesa dellโ€™incontro con il Signore che ristabilisce lโ€™ordine della creazione.

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La Sua presenza, in parte oggi giร  realizzata e che sarร  pienamente compiuta nellโ€™ultimo giorno, รจ lโ€™offerta della liberazione dal peccato e dalla morte per essere liberi servitori dellโ€™unico Signore.

Leggi la preghiera del giorno.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna