Beato lโuomo che nellโora della prova confida nel Signore
Sap 2,1.12-22 Sal 33
O Dio, che per la nostra fragilitร
hai preparato aiuti efficaci,
faโ che, accogliendone con gioia la forza rinnovatrice,
la manifestiamo in una degna condotta di vita.
Per il nostro Signore Gesรน Cristo, tuo Figlio, che eฬ Dio,
e vive e regna con te, nellโunitร dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Dal libro della Sapienza Sap 2,1.12-22
Condanniamolo a una morte infame.
Dicono [gli empi] fra loro sragionando:
ยซTendiamo insidie al giusto, che per noi รจ dโincomodo
- Pubblicitร -
e si oppone alle nostre azioni;
ci rimprovera le colpe contro la legge
e ci rinfaccia le trasgressioni contro lโeducazione ricevuta.
Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e chiama se stesso figlio del Signore.
ร diventato per noi una condanna dei nostri pensieri;
ci รจ insopportabile solo al vederlo,
perchรฉ la sua vita non รจ come quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.
Siamo stati considerati da lui moneta falsa,
e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure.
Proclama beata la sorte finale dei giusti
e si vanta di avere Dio per padre.
Vediamo se le sue parole sono vere,
consideriamo ciรฒ che gli accadrร alla fine.
Se infatti il giusto รจ figlio di Dio, egli verrร in suo aiuto
e lo libererร dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
per conoscere la sua mitezza
e saggiare il suo spirito di sopportazione.
Condanniamolo a una morte infamante,
perchรฉ, secondo le sue parole, il soccorso gli verrร ยป.
Hanno pensato cosรฌ, ma si sono sbagliati;
la loro malizia li ha accecati.
Non conoscono i misteriosi segreti di Dio,
non sperano ricompensa per la rettitudine
nรฉ credono a un premio per una vita irreprensibile.
Dalla parte giusta
Il giusto viene descritto con gli occhi degli empi i quali, accecati dalla malizia, non riconoscono il valore della persona contro cui si accaniscono. La descrizione che gli empi fanno del giusto coincide con quella del sapiente che ha composto il Salmo 1. Infatti, il giusto non si fa connivente con i malvagi ma ne prende le distanze stigmatizzando i loro comportamento ipocrita. Gli empi sono atei di fatto e religiosi in apparenza. Pur praticando i riti, hanno il cuore attaccato alle loro tradizioni e al guadagno. Gli empi rivestono il ruolo del Satan, il tentatore e lโavversario. Non tollera la mancata omologazione e la sottomissione alle sue regole. Questo scatena la ritorsione. Il giusto sembra subire in silenzio lโingiustizia e lโoltraggio perpetrato contro di lui. La fede, mite e forte, del giusto, unita alla sua parresia nel denunciare il male sono una testimonianza vivente dellโagire di Dio che non abbandona i suoi eletti che confidano in Lui, ma li salva dalla morte. Il giudizio arriva per tutti e rivela da che parte si รจ scelto di stare. La vittoria si consegue stando vicino a Dio perchรฉ quando le sorti si capovolgono con la morte si possa stare dalla parte dei beati e dei vincenti.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 7,1-2.10.25-30)
Cercavano di arrestare Gesรน, ma non era ancora giunta la sua ora.
In quel tempo, Gesรน se ne andava per la Galilea; infatti non voleva piรน percorrere la Giudea, perchรฉ i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salรฌ anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: ยซNon รจ costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli รจ il Cristo? Ma costui sappiamo di dovโรจ; il Cristo invece, quando verrร , nessuno saprร di dove siaยป.
Gesรน allora, mentre insegnava nel tempio, esclamรฒ: ยซCerto, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato รจ veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perchรฉ vengo da lui ed egli mi ha mandatoยป.
Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscรฌ a mettere le mani su di lui, perchรฉ non era ancora giunta la sua ora.
Beato lโuomo che nellโora della prova confida nel Signore
La maldicenza corre veloce sulle bocche degli uomini diffondendo menzogne che trasformano le persone in avversari da eliminare. Gesรน โ lo dice lui stesso โ non รจ un eroe che si autocandida ad essere il Salvatore ma ha la consapevolezza di essere lโinviato di Dio, al quale obbedire, perchรฉ a Lui spetta il compito di determinare i modi e di stabilire i tempi della missione. Gesรน nella preghiera compie quotidianamente quel necessario discernimento per conoscere e attuare la volontร del Padre. Chi, come Gesรน, risponde allโispirazione di Dio mette in conto che il suo agire puรฒ apparire contraddittorio, perchรฉ chi assiste dal di fuori non coglie la sua spiritualitร . La prudenza nel fermarsi in Galilea puรฒ essere confusa con la paura, la discrezione con cui sale a Gerusalemme con i fratelli puรฒ essere fraintesa come debolezza e la libertร del suo dire mentre insegna nel tempio puรฒ essere recepita finalmente come lโottenimento di un riconoscimento e di un โlascia passareโ. Anche questi sono ragionamenti tipicamente umani che nascono dallโalto di una presunta conoscenza, o meglio diremmo, dal basso della nostra reale ignoranza.
Il ragionamento degli abitanti di Gerusalemme puรฒ essere anche il nostro quando giudichiamo gli altri a partire dalle nostre convinzioni che spesso riflettono schemi vecchi e sclerotizzati, abitudini cattive alle quali ci siamo abituati con rassegnazione e diventati stili di vita errati. La condotta di alcuni puรฒ essere giudicata con lโinvidia che rivela, come unโautocertificazione, la malizia che si annida nel cuore e alla quale si fa fatica a rinunciare. Il peccato ci induce a guardare male gli altri e lโinvidia ci convince di essere giudicati e condannati da loro. Questo รจ il ragionamento menzognero, che viene da colui che รจ il padre della menzogna e che ci fa diventare apostoli della falsitร e del male.
Gesรน, lโinviato di Colui che รจ veritiero, ci insegna a conoscere la veritร conducendoci per mano verso il Padre. Sรฌ, Lui รจ Colui che ascolta il grido dei poveri perchรฉ รจ vicino a chi ha il cuore spezzato. La sofferenza e la morte di Gesรน non segnerร lโora della vittoria dei malvagi ma quella del trionfo dellโamore di Dio. I giusti nellโora della sofferenza riparano nel Signore, rifugio e forza del debole. Essi, come farร Gesรน sulla croce, non scaricano la rabbia su coloro che li affliggono, ma confidando nellโaiuto di Dio e pregano anche per i loro accusatori implorando il perdono e la salvezza. Chi segue Gesรน sulla via della croce sa di non essere solo e, sostenuto dalla fede e dalla provvidenza di Dio, si fa solidale con i fratelli.
Nella prova, che accomuna giusti e malvagi, si rivela di quale padre scegliamo essere figli: della menzogna o della veritร . La menzogna porta ad invidiare, lโinvidia ad accusare e a fare del male; la Veritร illumina il cammino della croce e ci induce ad essere compassionevoli come la Veronica, pazienti come il Cireneo e fiduciosi come il buon Ladrone.
Leggi la preghiera del giorno.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per lโevangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte โ il blog di don Pasquale โTu hai Parole di vita eternaโ