don Pasquale Giordano โ€“ Commento al Vangelo del 24 Dicembre 2020

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Commento a cura di
don Pasquale Giordano
Fonte โ€“ Mater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร โ€ฆ [Continua sul sito]

Zaccaria, il primo battezzato da suo figlio Giovanni 

Dopo nove mesi di silenzio, perchรฉ reso incapace di parlare, alla nascita del figlio e nellโ€™atto di imporgli il nome Giovanni, come aveva indicato lโ€™angelo, Zaccaria pronuncia le prime parole ispirate dallo Spirito Santo. Lo Spirito Santo, sciogliendo il nodo che impediva di parlare, rimette a Zaccaria ogni debito di peccato. Il canto dellโ€™anziano sacerdote รจ un canto di liberazione dal peccato del formalismo che nasconde la presunzione di salvarsi da sรฉ con le proprie opere. Il primo battesimo che Giovanni fa รจ proprio quello di suo padre. Il tempo della gestazione fino alla sua nascita รจ stato per Zaccaria un periodo di purificazione perchรฉ il suo servizio sacerdotale non si riducesse solo ad offrire quello che altri donavano ma il sacrificio piรน gradito a Dio, quello della lode. 

La sua รจ una profezia che non svela un arcano futuro ma getta una luce sul presente, il tempo dei verbi parla di compimento nel presente e  dellโ€™intervento di Dio, della salvezza che segna un punto di non ritorno nella relazione tra Lui e il suo popolo. Ogni parola รจ una voluta dโ€™incenso che sale verso Dio, รจ una benedizione rivolta allโ€™Altissimo per la sua tenerezza e misericordia. Nel bambino Giovanni รจ anticipata la piena manifestazione del volto tenero e misericordioso di Dio nel Bambino Gesรน. Il nome di Giovanni significa che Dio usa misericordia e libera lโ€™uomo dalla schiavitรน del male per farne un servo fedele del bene comune, soprattutto del bene dei piรน deboli.

I verbi al futuro riguardano la missione di Giovanni e quella di Gesรน. Il primo รจ chiamato a preparare il popolo ad accogliere il Salvatore attraverso la consapevolezza dei propri peccati e la disponibilitร  al perdono; il secondo รจ il Signore che si fa prossimo allโ€™uomo per annunciargli, come fa il sole che sorge, che la notte รจ finita e sta iniziando un nuovo giorno, un giorno senza tramonto. Con la nascita di Gesรน quei verbi al futuro devono essere coniugati al presente. Con Gesรน sorge un tempo nuovo, il tempo della misericordia di Dio che da limita la notte del male e preannuncia lโ€™inizio di un regno che non avrร  fine, perchรฉ lโ€™amore di Dio รจ per sempre.

Signore Gesรน, tante volte anche dalla mia bocca, come quella di Zaccaria, escono espressioni che sono suoni inarticolati perchรฉ ripetizioni di parole altrui o frasi fatte che non intercettano la mia vita. Parlo, ma rischio di non comunicare con te e con gli altri. Tu che sei la parola di Dio, sciogli i nodi che mi impediscono di lodarti e ringraziarti nella gioia, di supplicarti nel dolore, invocarti nella prova, metti sulla mia bocca una parola per consolare gli afflitti, dare speranza agli sfiduciati, incoraggiare coloro hanno perso la stima di sรฉ, elogiare chi fa del bene, correggere chi sbaglia senza umiliarlo.

La Parola cambia la vita

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La preghiera รจ il fondamento della vita di fede. Quanto spazio occupa nella nostra vita? Raccontiamo la nostra esperienza.

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