don Pasquale Giordano โ€“ Commento al Vangelo del 2 Maggio 2020

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Il martirio รจ eucaristia e lโ€™eucaristia รจ martirio

Santโ€™Atanasio

Il discorso di Gesรน nella sinagoga di Cafarnao raggiunge il suo vertice nellโ€™invito rivolto ai discepoli di mangiare la sua carne e di bere il suo sangue per avere la vita. Naturalmente queste parole sono incomprensibili per coloro che non credono, anche se sono suoi discepoli. Gesรน รจ arrivato al dunque, perchรฉ il cuore della sua opera e del suo insegnamento รจ il martirio. Sulla croce Gesรน dona il suo corpo e il suo sangue, cioรจ tutta la sua vita, sicchรฉ la sua morte diventa la testimonianza piรน alta (martirio) di quanto Dio ami lโ€™uomo. Il martirio di Gesรน da una parte rivela lo splendore della Santitร  di Dio, dallโ€™altra mostra la via ordinaria della santitร  che il discepolo percorre dietro Cristo. Parlando ai discepoli che lo invitavano a mangiare quello che avevano comprato dal villaggio vicino al pozzo di Sicar, Gesรน dice: ยซIo ho da mangiare un cibo che voi non conoscete โ€ฆ il mio cibo รจ fare la volontร  di colui che mi ha mandato e compiere la sua operaยป (Gv 4, 32.34). Lungo il cammino terreno verso la Pasqua Gesรน avverte lโ€™urgenza di nutrirsi della parola del Padre e assimilarne la sua sapienza, aderire al suo progetto dโ€™amore e compierlo. ยซTutto รจ compiuto!ยป le ultime parole di Gesรน sulla croce sugellano il compimento della sua opera e di quella del Padre. ยซDetto questo chinรฒ la testa รจ diede lo Spiritoยป. Lo Spirito รจ il primo dono del Risorto a coloro che credono e che rimangono con Lui anche quando il progetto di vita che ci propone risulta impossibile da realizzare. Solo con lโ€™aiuto dello Spirito Santo che Gesรน ci dona attraverso il suo martirio noi possiamo credere, cioรจ assimilare, aderire e mettere in pratica lโ€™opera di Dio. 

Lโ€™idea del martirio ripugna come quella del mangiare la carne umana e bere il sangue, perchรฉ fa paura la morte, e con essa le sofferenze fisiche e psicologiche, le umiliazioni, le mortificazioni, soprattutto quelle subite ingiustamente. Questa istintiva repulsione non ci permette di Spesso riconoscere lโ€™aggressivitร  quando con le nostre parole ยซmangiamoยป gli altri e quando, nutrendo sentimenti di rancore, coltiviamo la sete di vendetta. Lโ€™aggressivitร , anche quella che si maschera di vittimismo per accusare gli altri, e il rancore sfogato contro chi รจ piรน debole di noi, sono forze interiori che appartengono alla ยซcarneยป ed esercitano un forte fascino, ma che sono in netto contrasto con lo Spirito. La mormorazione e la continua critica distruttiva e maligna รจ indice di una fede falsa e di unโ€™autentica incredulitร . ยซVolete andarvene anche voi?ยป sโ€™impone una scelta: rimanere con Gesรน seguendolo sulla via della santitร  o arrendersi a sรฉ stessi e vivere nel compromesso e nellโ€™ambiguitร . Sarebbe una tragica illusione pensare di prendere in giro Dio con qualche pratica buona e un poโ€™ di preghiere perchรฉ questa sarebbe una fede vuota che porta verso il baratro.

Mangiare la carne di Gesรน e bere il suo sangue non significa solo celebrare un rito staccato dalla vita ma comporta assumere lโ€™eucaristia come stile di vita: interiorizzare la parola di Dio, aderire alla sua volontร  e donare la nostra vita ai fratelli nel servizio come lui ha fatto con noi. 

Nutrendoci di lui possiamo rimanere sulla via della vita senza perderci voltandoci indietro. La vita tante volte ci riserva parole dure da accettare e digerire. Spesso dobbiamo ingoiare bocconi amari, ma andare avanti stando dietro di lui, lasciandoci accompagnare dalla sua parola e sostenere dal suo corpo donato. La nostra vita รจ bella e santa se essa diventa martirio eucaristico. 

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Le parole di Pietro sono un atto di fede che esprime comunione con Gesรน e adesione al suo insegnamento. Nellโ€™eucaristia i nostri occhi possono contemplare la bellezza della Santitร  di Dio e da essa attingere la forza per progredire sulla via della santitร  senza paura. Nellโ€™eucaristia Gesรน non ci chiede una eroicitร  folle e autodistruttiva, ma di vivere la straordinaria bellezza dellโ€™amore nelle ordinarie brutture della vita. La croce sulla quale Gesรน รจ salito, e dalla quale ha dato testimonianza della Santitร  di Dio, non sia per noi motivo di scandalo e di ritiro, ma ragione di vita perchรฉ dallโ€™alto delle nostre croci possiamo chinarci per tendere la mano a coloro la cui debolezza ha fatto cadere in basso.

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!  


Commento a cura di
don Pasquale Giordano
Fonte โ€“ Mater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร โ€ฆ [Continua sul sito]

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