don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 2 Gennaio 2023

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Giovanni Battista umile lampada dalla quale risplende nel mondo la Luce di Dio

Tutti i vangeli fanno precedere il racconto della missione di Gesù da quello il cui protagonista è Giovanni, chiamato il Battista perché battezzava sulle sponde del Giordano. L’immersione nell’acqua era un rituale già usato in alcune comunità, soprattutto quella di Qumran, poco distante dal luogo dove battezzava Giovanni.

Il significato era penitenziale, ci si purificava per essere degni di incontrare il Signore che stava per venire. Come ogni figura profetica, anche il Battista non richiama tanto al rispetto formale delle regole etiche e religiose quanto invece alla relazione con Colui che supera tutti in dignità perché è il Signore.

Con umiltà riconosce che la sua missione non è autoreferenziale, non ha la presunzione di dimostrare a Dio, alle autorità o alla gente chi sia. Lui è solo la voce che annuncia l’imminente avvento del Signore ed esorta ad accoglierlo. Il Battista indica presente Colui che Dio ci dona, la sua Benedizione. Per accoglierla abbiamo bisogno di assumere come lui un atteggiamento di umiltà e di servizio.

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C’è un altro battesimo a cui siamo chiamati, quello dell’unione intima con Gesù nella sua passione e morte per vivere da risorti insieme con Lui. La benedizione di Dio diventa realtà se la facciamo fruttificare in opere di carità operosa.

Uniti a Lui, possiamo essere lampada che permette alla luce di Dio di brillare e indicare all’uomo la via della vita.

Leggi la preghiera del giorno.

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualità biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna