Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร โฆ [Continua sul sito]
Gesรน Cristo, la radice di ogni bene
Nella seconda domenica dopo Natale la Chiesa ci conduce ancora nel contemplare questo evento per riconoscere in Gesรน di Nazaret, figlio di Maria e di Giuseppe, il Figlio di Dio. Il Concilio Vaticano II si esprime, infatti, in questi termini: ยซNel mistero del Verbo Incarnato trova vera luce il mistero dellโuomoโฆ Cristo, che รจ il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente lโuomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazioneยป (GS 22).
La prima lettura parla della Sapienza in termini personali, come la prima delle creature. Tra Dio e la Sapienza cโรจ un rapporto privilegiato ed esclusivo, come quello che unisce il figlio amato, perchรฉ unico, al padre. Tale relazione non rimane chiusa nellโintimitร di una ineffabile trascendenza ma si apre perchรฉ venga narrata e sia partecipata a tutta la creazione e a tutti i popoli. La Sapienza riceve la missione di piantarsi nella terra radicandosi in essa. Il Libro della Sapienza la identifica con la parola della Legge con la quale Dio si fa vicino allโuomo come non lo รจ nessunโaltra divinitร .
Lโuomo รจ invitato non solo ad aprire la bocca ma soprattutto il cuore perchรฉ quella parola lo abiti e lo fecondi. Lโevangelista Giovanni compie un passo ulteriore al Libro della Sapienza quando la identifica con il Logos, tradotto in latino con ยซVerbumยป e in italiano con ยซVerboยป. Cosa รจ la Sapienza/Verbo se non lโAmore di Dio che รจ da principio e per sempre? La Parola di Dio non si manifesta piรน nella Legge data da Mosรจ, ma nella carne di Gesรน che piantando ยซla sua tenda in mezzo a noiยป permette allโAmore di mette radici nella terra.
In tal modo Dio scende verso lโuomo, si fa piccolo e povero spogliandosi della sua gloria per assumere in tutto, eccetto il peccato, la nostra condizione umana mortale. Dio, incarnandosi, si unisce a tutto lโuomo e ad ogni uomo per assumere completamente la nostra natura umana. Questo รจ un atto di amore e di fiducia che insegna allโuomo il fatto che amare vuol dire credere in qualcuno, cioรจ piantare le radici nellโaltro per entrare in una relazione di accoglienza e di dono.
La funzione della radice รจ propriamente quella di assimilare, ovvero, diventare simile a qualcun altro. Con lโincarnazione Dio diventa nostro simile affinchรฉ noi possiamo credere, cioรจ assimilarci a Gesรน Cristo assumendo la sua immagine. Gesรน Cristo รจ il modello sul quale Dio crea lโuomo; questa creazione si compie se il figlio dellโuomo, credendo in Gesรน Cristo, diventa figlio di Dio. Credere significa radicarsi in Dio, come Dio si รจ piantato nella nostra storia perchรฉ noi conoscessimo nel cuore e sperimentassimo la stessa intimitร che unisce il Padre al Figlio.
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La vocazione che Gesรน ci rivela si realizza poco alla volta man mano che impariamo a consacrarci al Padre facendo della nostra vita un dono a Lui. Se attraverso Mosรจ Dio ha dato la legge perchรฉ imparassimo a rinunciare al peccato, solo con Gesรน noi riceviamo il dono per eccellenza, lo Spirito dellโAmore, grazie al quale cresciamo nella fede che diventa generativa. Gesรน รจ per noi la radice che ci permette di attingere alla Fonte della Vita perchรฉ anche noi possiamo diventare sorgente da cui sgorga lโacqua viva dello Spirito. Il Figlio di Dio, piantando la sua tenda in mezzo a noi, ci fa diventare Casa nella quale Egli dimora.
Chi accoglie Gesรน e crede in Lui riceve il potere del Figlio di Dio. Non รจ la forza dei potenti del mondo che sfruttano gli altri prendendo dal popolo ciรฒ che appartiene loro per farne bottino. Il potere del Figlio dellโuomo รจ il potere dellโAmore che trova la sua massima espressione della consacrazione di sรฉ, ovvero nel dono della propria vita per amore. Gesรน, prima del sacrificio della croce, prega il Padre dicendo: ยซPer loro io consacro me stessoยป (Gv 17,11). Dopo essersi immerso pienamente nella terra Egli si consacra totalmente nel Padre perchรฉ anche noi possiamo consacrarci nella Veritร offrendo il nostro corpo come sacrificio santo e gradito a Dio. Questa รจ la vocazione alla quale siamo chiamati: vivere da figli di Dio offrendo noi stessi come dono dโamore a Dio per i fratelli. La libertร รจ propria dei figli di Dio. Non cโรจ libertร piรน vera che quella di amare e non cโรจ amore piรน libero di questo: dare la propria vita per gli amici.
Signore Gesรน, Sapienza di Dio piantata nella terra e radice della nuova umanitร radicata nel Cielo, ci riveli nel Vangelo della Croce il grande amore che il Padre nutre per gli uomini e il suo ardente desiderio di renderci suoi figli adottivi. Con il dono dellโEucaristia ci fai pregustare la gioia di partecipare nella tua Casa al banchetto festoso dei Santi. Fa che nutrendoci di Te, pane sul quale Dio Padre ha messo il suo sigillo, possiamo essere assimilati a Te.
Non permettere che il peccato dellโaviditร del potere e dellโorgoglio ci impedisca di credere in Te lasciandoci schiavi dellโavarizia e della presunzione. La forza del tuo amore purifichi il nostro cuore e lo renda umile come terra pronta per accogliere il seme della tua Parola affinchรฉ metta radice e fruttifichi in opere di caritร . Tu che sei il nuovo Adamo nel quale risplende la gloria di Dio, conformaci a Te affinchรฉ anche noi possiamo raccontare con i quotidiani gesti dโamore quanto sia bello essere in Te figli suoi e con Te tutti fratelli.