Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
L’attesa purifica il desiderio: dall’avere all’amare
Feria propria del 19 Dicembre
Il vangelo di Luca si apre con la presentazione di una coppia di anziani, Zaccaria ed Elisabetta, entrambi di famiglia sacerdotale. Erano stretti osservanti della legge, ma anche stigmatizzati dal fatto di non aver avuto figli perché Elisabetta era sterile. La loro età ormai avanzata aveva spento ogni umana speranza di avere un figlio, ma non era diminuita la loro fiducia in Dio, infatti, nonostante tutto, custodivano la sua promessa: siate fecondi, crescete e moltiplicatevi. Dio è fedele alle sue promesse, ma a modo suo! Perché tarda a realizzarle, perché far attendere tanti anni prima di donare loro il figlio tanto desiderato?
L’attesa purifica il desiderio e prepara chi riceve il dono a offrirlo a sua volta, a non a trattenerlo per sé. Attraverso l’attesa Dio ci educa a desiderare, affinché il desiderio dia forma ad un progetto di vita non centrato su di sé ma sull’altro. Il desiderio allora non coinciderà con il bisogno, ma si concretizzerà in un progetto di cura paziente e amorevole dell’altro. Il fine del prendersi cura non è semplicemente fare qualcosa per l’altro, ma fare qualcosa perché l’altro realizzi se stesso, la sua vocazione, quello per cui Dio lo ha creato e me lo ha donato in custodia. Arriva il momento del lasciare andare, in cui se anche si crea una distanza, l’altro è custodito nel cuore. Come la terra che trattiene e custodisce l’acqua diventa feconda, così la persona che custodisce la promessa di Dio nel cuore può generare vita.
Signore Dio, misericordioso e giusto, mi hai fatto perché potessi amarti come Tu mi ami. Tieni vivo nel mio cuore il ricordo della tua promessa; sia essa quella piccola fiamma che mi conforta nella stanchezza, che mi riscalda nella solitudine, che m’incoraggia nelle sconfitte, che mi rialza una volta caduto. Che la mia parola, purificata dall’orgoglio e dalla rabbia, possa comunicare la tua benedizione.
La Parola cambia la vita
Il desiderio di un figlio è l’attesa legittima di ogni coppia. Spesso questo desiderio diventa una pretesa e si fa ricorso ad ogni mezzo pur di realizzarlo (procreazione assistita, utero in affitto, altro…) Parliamone esprimendo la nostra opinione e soprattutto chiarendoci la posizione della Chiesa in merito.
L’affido, l’adozione sono esperienze di maternità e paternità di spirito di grande valore, che esigono maturità e spirito di abnegazione. Cosa pensiamo al riguardo?