Tempo di riaccendere la speranza e la fiducia in sé stessi
Feria propria del 19 Dicembre
Il Vangelo di Luca si apre con l’annunciazione all’anziano Zaccaria, uno dei sacerdoti del tempio di Gerusalemme, sposato con Elisabetta dalla quale non aveva avuto figli perché era sterile. L’apparizione dell’angelo Gabriele avviene nel tempio mentre stava svolgendo il suo servizio liturgico. L’offerta dell’incenso indicava le preghiere del popolo elevate a Dio e riconosciuto come il Signore. Come il fumo dell’incenso sale verso il cielo così la lode e la supplica si elevano verso Dio il quale risponde attraverso le parole dell’angelo.
La preghiera è il canale di comunicazione tra il cielo e la terra, tra Dio e l’uomo. Dio rivolge all’uomo la preghiera attraverso la benedizione e insegna all’uomo a pregare innanzitutto benedicendo. La preghiera nasce dalla prima parola di Dio e quella dell’uomo è risposta alla benedizione divina. Dio cerca l’uomo per ascoltarlo, si avvicina ai poveri per udire la loro voce, spesso indebolita dalle ingiustizie e dalla stanchezza. La preghiera dell’uomo può diventare ripetitiva e ritualistica priva dell’attesa della risposta di Dio. Così Zaccaria, incarna un popolo stanco che stancamente prega, perché senza speranza. Il turbamento e la paura di Zaccaria sono indice del fatto che egli è rassegnato non si attende più nulla da Dio. Anche dopo l’annuncio della nascita di un figlio egli continua a non credere. Zaccaria interpreta la vita di molti che pur rimanendo fedeli alle pratiche religiose di preghiera però sono refrattari a riconoscere l’azione di Dio nella loro vita. L’incredulità di Zaccaria non riguarda tanto la parola dell’angelo, quanto invece la sua capacità generativa. La mancanza di speranza mortifica la fiducia in sé stessi.
Il mutismo di Zaccaria non è una punizione ma un segno. Infatti la parola di Dio non si realizza attraverso le molte parole degli uomini, fossero anche quelle delle preghiere, ma con la silenziosa e concreta responsabilità che ognuno deve mettere in campo. Zaccaria si è unito a Elisabetta e lei finalmente, nonostante la vergogna di essere stata considerata sterile per tanti anni, concepisce un figlio come era stato annunciato. La benedizione di Dio passa attraverso la responsabilità di quelle donne e quegli uomini che, riaccendendo la speranza e riacquistando la fiducia, compiono silenziosi gesti di comunione e amore.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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