Il lievito della discordia e il pane della fraternità
Martedì della VI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
«Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode». Mentre Gesù parla ai discepoli del pericolo di coltivare in sé l’ambizione egoistica e la volontà di potenza che innescano meccanismi di competizione e aggressività, essi litigano perché manca loro il pane. Il Maestro ammonisce i discepoli a purificare il cuore ed essi invece pensano a ciò che manca. Il contrasto è evidente: l’esortazione a farsi poveri contrasta con la tendenza a lamentarsi della povertà di pane. La lamentela in realtà è generata proprio dal lievito dei farisei e di Erode che è la logica dell’accumulare.
Nella tradizione ebraica della pasqua prima della festa bisogna eliminare il lievito vecchio che San Paolo definisce «lievito di malizia e di perversità» (1Cor 5,8) che è quello che rende duro il cuore e incapace innanzitutto di ricordare che Dio ci precede nell’amore ed è Lui che ci fa crescere nella Carità.
Gesù, invitando a ricordare gli eventi accaduti nei quali egli ha spezzato i pani e li ha dati perché venissero distribuiti, aiuta i suoi a purificare il cuore. Gli apostoli avevano portato via prima dodici e poi sette sporte di pane ma che avevano dimenticato di prendere. Ciò che è avanzato è l’eccedenza che i discepoli dovevano fare propria. L’eccedenza è l’insegnamento di Gesù, non in parole ma in gesti.
Il cuore indurito dall’orgoglio, dall’avidità e dal formalismo, fa cadere nel dimenticatoio l’insegnamento di Gesù. La mancanza diventa motivo di giudizio, di lamentela e di disputa. Bisogna allora ricordare, fare memoria grata dell’azione e dell’insegnamento di Gesù. Egli ha insegnato a condividere e ad essere solidali gli uni con gli altri per affrontare il viaggio della vita.
Se Gesù ha spezzato cinque pani sfamando cinquemila persone e poi con sette pani ha nutrito i quattromila, non soddisferà la fame dei Dodici? Quell’unico pane invece di essere oggetto di discussione o di contesa è un bene che, se spezzato insieme, diventa gioia condivisa.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode.