La Caritร contagia la libertร
Martedรฌ della III settimana di Quaresima
Il debito รจ come una catena che tiene legati il debitore al creditore. A questโultimo spetta la scelta se legarsi allโaltro con un atto di amore, che lascia andare e dona la libertร , o mantenere un legame che rende schiavi. Gesรน presenta Dio come un re il quale ha fatto un prestito ai suoi servi che va restituito. I servi siamo noi che abbiamo ricevuto da Dio la vita โin prestitoโ. ร vero che la vita รจ un dono, ma di essa non siamo proprietari assoluti, ma suoi amministratori.
Il Salmo 49 ricorda che nessun uomo puรฒ riscattare la propria vita o dare a Dio il suo prezzo. Siamo servi in debito nei confronti di Dio.
Se il Signore fosse un freddo calcolatore e considerasse lโobbiettivo della giustizia il raggiungimento del pareggio di bilancio, noi, da servi, diventeremmo inesorabilmente schiavi. Dio invece compie una scelta di amore dettata dalla compassione e assegna il giusto valore alle cose e alle persone. I servi, anche se debitori, hanno un valore piรน grande del debito stesso. Lโamore porta Dio a scegliere di assumere due atteggiamenti: il lasciare andare e il condonare il debito. Lasciare andare รจ donare allโaltro la libertร e, con essa, la gioia di vivere; condonare il debito, significa dimenticare le mancanze e non tener conto di quello che si รจ perso, perchรฉ รจ molto meno importante di quello che si รจ donato.
Quando siamo nel pericolo, come il servo della parabola, supplichiamo Dio di avere pietร e pazienza. Nella preghiera prendiamo anche degli impegni che superano le nostre capacitร . Dio รจ indotto a concedere il perdono non certamente dalle garanzie che noi gli diamo, ma dalla certezza che senza il suo amore noi saremmo persi. A Lui sta piรน a cuore la nostra vita che i suoi diritti.
San Paolo scrivendo ai Galati circa il perdono di Dio afferma: ยซVoi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertร . Che questa libertร non divenga perรฒ un pretesto per la carne; mediante lโamore siate invece a servizio gli uni degli altriยป (Gal 5,13). Nel momento in cui Dio ci rende liberi col perdono dobbiamo stare attenti di non rimanere schiavi della malvagitร che cโimpedisce di essere benevoli verso i fratelli che sono in debito con noi.
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Non appelliamoci a norme per giustificare la nostra insensibilitร perchรฉ dobbiamo ricordare che non siamo debitori nei confronti della legge (essa non concede il perdono) ma nei confronti di Dio che ci dona vita e salvezza.
La libertร ricevuta col perdono deve renderci non solo servi di Dio ma servi dei nostri fratelli per amore. ร la Caritร che contagia la libertร !
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!