don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 17 Luglio 2020

La misericordia è il sacrificio che Dio offre all’uomo

Venerdì della XV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

I farisei denunciano davanti a Gesù i suoi discepoli perché in giorno di sabato, cogliendo le spighe e mangiandole, essi stanno trasgredendo il comandamento. La risposta di Gesù richiama un precedente storico, attestato nella Bibbia. I discepoli e le truppe di Davide sono accomunati dalla fame e dal fatto che compiono gesti che normalmente sarebbero illegittimi perché violano le norme della legge. Già questo esempio, tratto dalla Scrittura, suggerisce che disattendere la lettera della norma non è automaticamente una colpa e, di conseguenza, motivo di condanna. 

Il bisogno, come la fame, è una mancanza che non è una colpa. Le spighe del campo, come i pani dell’offerta riservati ai sacerdoti sono il segno della provvidenza di Dio. Come tale il Signore, misericordioso, non corrisponde al merito dell’uomo ma risponde al suo bisogno, alla sua povertà. La misericordia è il servizio che Dio offre all’uomo. Il servizio sacerdotale officiato nel tempio in giorno di sabato non è primariamente un obbligo imposto da Dio, ma è esperienza della sua misericordia. La liturgia è lo spazio nel quale l’uomo è signore non schiavo, perché attraverso la legge Dio vuole renderlo libero non succube. 

Se questa è la volontà di Dio, che l’uomo viva, allora comprendiamo che il sacrificio gradito a Dio, la liturgia che gli piace, l’offerta che accetta, è la misericordia che ci usiamo vicendevolmente tra fratelli. San Giacomo ricorda che «la misericordia ha sempre la meglio sul giudizio» (Gc 2,13) dove c’è la misericordia non c’è giudizio di condanna. Chi usa misericordia compie lo stesso servizio di Dio verso ogni uomo. La misericordia è la luce degli occhi, senza la quale si vede la colpa dove non c’è o si confonde la povertà con la colpa. La misericordia ci aiuta a giudicare, cioè a distinguere tra la povertà e la colpa per poter venire incontro ai bisogni dei fratelli per poterli curare nelle loro mancanze. L’uomo che usa misericordia compie tutta la legge e diventa libero, chi non usa misericordia trasgredisce tutta la legge e si rende colpevole.

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!


Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
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