don Pasquale Giordano โ€“ Commento al Vangelo del 17 Dicembre 2023

Commento al brano del Vangelo di: โœ Gv 1,6-8.19-28

Data:

- Pubblicitร  -

TESTIMONI GIOIOSI DELLA MISERICORDIA

Dal libro del profeta Isaรฌa Is 61,1-2.10-11

Gioisco pienamente nel Signore.

Lo spirito del Signore Dio รจ su di me,

perchรฉ il Signore mi ha consacrato con lโ€™unzione;

mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,

a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,

a proclamare la libertร  degli schiavi,

la scarcerazione dei prigionieri,

a promulgare lโ€™anno di grazia del Signore.

Io gioisco pienamente nel Signore,

la mia anima esulta nel mio Dio,

perchรฉ mi ha rivestito delle vesti della salvezza,

- Pubblicitร  -

mi ha avvolto con il mantello della giustizia,

come uno sposo si mette il diadema

e come una sposa si adorna di gioielli.

Poichรฉ, come la terra produce i suoi germogli

e come un giardino fa germogliare i suoi semi,

cosรฌ il Signore Dio farร  germogliare la giustizia

e la lode davanti a tutte le genti.

Tempo di grazia

Protagonista dellโ€™oracolo รจ il profeta orante che riceve la missione di proclamare la liberazione e la salvezza. รˆ un personaggio anonimo, cosciente della presenza dello Spirito su di sรฉ, si sente inviato a consolare, ad annunziare la liberazione ai poveri, oppressi ed esiliati.

Nonostante la situazione sia disastrosa, il profeta รจ certo che lโ€™annunzio dellโ€™intervento di Dio a favore del suo popolo, se accolto con fede, diventerร  un ยซanno di graziaยป, ovvero il tempo della benedizione del Signore. Il profeta, come un sapiente contadino, effonde la sua gioia mediante un inno carico di speranza.

Infatti, insiste con lโ€™immagine del germogliare per esprimere la certezza che i nuovi tempi sono solo allโ€™inizio. Questo testo aiuta a vivere lโ€™Avvento come un tempo di grazia nel quale annunciare la consolazione, il vangelo della tenerezza di Dio, anche se il lungo cammino che porta alla piena realizzazione del volere di Dio passa attraverso le porte della morte.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicรฉsi 1Ts 5,16-24

Spirito, anima e corpo si conservino irreprensibili per la venuta del Signore.

Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti รจ volontร  di Dio in Cristo Gesรน verso di voi.

Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciรฒ che รจ buono. Astenetevi da ogni specie di male.

Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesรน Cristo. Degno di fede รจ colui che vi chiama: egli farร  tutto questo!

Beato chi dona con gioia

Nella parte conclusiva della lettera, lโ€™Apostolo offre delle esortazioni alla comunitร , la piรน importante delle quali รจ la preghiera con la quale tenere il cuore sempre aperto allโ€™ascolto e al dialogo, con Dio e i fratelli. In tal modo la gioia, segno della presenza e dellโ€™azione dello Spirito in noi, รจ la marcia in piรน per amare e servire i fratelli. 

La gioia si esprime innanzitutto con la lode e il ringraziamento a Dio, testimoniando cosรฌ la sua bontร  misericordiosa. Lo Spirito Santo, dono del Cristo risorto, opera nellโ€™intimo del credente mediante la potenza della Parola. Essa aiuta a discernere i sentimenti e i pensieri per conoscere quelli di Dio, interiorizzarli e tradurli in scelte operative.

Lo Spirito Santo pervade tutta la persona perchรฉ tutte le sue facoltร  siano ordinate ad amare Dio e il prossimo e la vita diventi testimonianza gioiosa della salvezza che viene da Dio.

โœ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 1,6-8.19-28

In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.

Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui.

Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

Questa รจ la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levรฌti a interrogarlo: ยซTu, chi sei?ยป. Egli confessรฒ e non negรฒ. Confessรฒ: ยซIo non sono il Cristoยป. Allora gli chiesero: ยซChi sei, dunque? Sei tu Elia?ยป. ยซNon lo sonoยป, disse. ยซSei tu il profeta?ยป. ยซNoยป, rispose. Gli dissero allora: ยซChi sei? Perchรฉ possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?ยป. Rispose: ยซIo sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaรฌaยป.

Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: ยซPerchรฉ dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, nรฉ Elia, nรฉ il profeta?ยป. Giovanni rispose loro: ยซIo battezzo nellโ€™acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandaloยป.

Questo avvenne in Betร nia, al di lร  del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

LECTIO

Il brano del vangelo della III domenica di Avvento mette insieme due passi del primo capitolo del Vangelo di Giovanni. I primi versetti (vv. 6-8) sono tratti dal prologo poetico e i successivi (vv. 19-28) dalla narrazione che segue. Nella prima parte lโ€™evangelista introduce la figura di Giovanni, nella seconda รจ il Battista stesso che, rispondendo a coloro che lo interrogano, parla di sรฉ e accenna ad un personaggio ancora sconosciuto ai suoi interlocutori. 

La prima e la seconda parte sono collegate dal tema della ยซtestimonianzaยป, termine che lโ€™evangelista nel giro di pochi versetti ripete per tre volte. Essa avviene in prima battuta in Betania, al di lร  del Giordano, dove Giovanni si era stabilito per battezzare.

Nel prologo poetico lโ€™evangelista, dopo aver parlato del ยซVerboยป che era Dio sin dal principio, per mezzo del quale รจ stato creato tutto ciรฒ che esiste e nel quale era la vita ovvero la ยซluce degli uominiยป che splende nelle tenebre, introduce il personaggio di Giovanni che chiama il ยซtestimoneยป della luce. Egli รจ un inviato di Dio, come lo รจ anche Gesรน, che poco piรน avanti lโ€™evangelista identificherร  con ยซla luce vera, quella che illumina ogni uomoยป. Sia Gesรน, la luce vera, che il Battista, il testimone della luce, vengono da Dio anche se con due missioni differenti, benchรฉ legate tra loro.

Giovanni rende testimonianza a Gesรน che chiama lโ€™ยซAgnello di Dio che toglie il peccato del mondoยป, mentre Gesรน viene nel mondo per far conoscere il volto del Padre e permettere a chiunque crede nel Suo amore di diventare uno con il Padre e il Figlio suo. Giร  lโ€™evangelista vuole sgombrare il campo da possibili confusioni che alimentano conflitti e rivalitร . Giovanni, come ribadirร  esplicitamente lui stesso, non รจ la Luce ma il testimone della luce la cui funzione รจ quella di accompagnare e indirizzare verso il Signore nel loro cammino di fede.

In cosa consista la testimonianza del Battista รฉ esplicitato nella seconda parte della pagina evangelica quando la parola รจ data allo stesso Giovanni. Egli affronta una delegazione di sacerdoti e levรฌtiprovenienti da Gerusalemme e inviati dai farisei per compiere una visita ispettiva. Giovanni non si pone sulla difensiva nรฉ si schernisce ma affronta gli investigatori e coglie lโ€™occasione per offrire la sua confessione.

Alla domanda riguardante la sua identitร  Giovanni non fa appello alla sua appartenenza sacerdotale (secondo le informazioni che fornisce lโ€™evangelista Luca i suoi genitori, Zaccaria ed Elisabetta, erano entrambi di famiglia sacerdotale), dissocia la sua persona da quelle figure messianiche che la tradizione ebraica indicava come quelle che avrebbero ristabilito la giustizia e permesso la riconciliazione con Dio. Tuttavia, se non รจ il Cristo, nรฉ Elia, nรฉ il profeta, egli prende in prestito e applica a sรฉ un versetto della profezia dโ€™Isaia che parla di un personaggio, il quale non ha nรฉ volto nรฉ nome, ma รจ solo ยซVoce di uno che grida nel deserto: rendete dritta la via del Signoreยป. 

La testimonianza del Battista inizia con la confessione che ha un valore certamente diverso da quello che facevano coloro che andavano a farsi battezzare da lui. Non si tratta di raccontare il proprio peccato ma di narrare sรฉ stesso a partire, non dalle attese degli altri e dalle possibili idealizzazioni, ma dalla Parola di Dio e dalla Sua promessa. Lโ€™evangelista specifica che Giovanni confessa e non nega.

Anche se la prima parte della confessione รจ una serie di tre negazioni, essa รจ una vera narrazione di sรฉ con la quale si spoglia delle visioni che gli altri potrebbero avere di lui. Coloro che dovrebbero certificare lโ€™autenticitร  del Battista sono da lui stesso indirizzati alla Parola di Dio perchรฉ egli non รจ venuto per dare testimonianza di sรฉ, ma al Signore che viene. La parola profetica dโ€™Isaia interpreta la sua identitร  e la sua missione. Giovanni, stando nel deserto, e non a Gerusalemme, e identificandosi con la ยซvoce che gridaยป, testimonia che quella parola profetica si sta compiendo e che il Signore sta venendo, anzi รจ giร  in mezzo a noi, affinchรฉ la nostra vita diventi la via del Signore.

La via del Signore รจ quella che Dio apre nel deserto nel quale Egli dร  appuntamento per incontrarLo. Il deserto nel vangelo di Giovanni รจ la casa di Cana in festa per le nozze, che rischia di naufragare per la mancanza di vino, รจ il cuore del funzionario regio in angoscia per la sorte della sua figliola, la notte del dubbio di Nicodemo, il pozzo di Sicar e la Samaritana, la piscina probatica dove giace il paralitico, il monte in Galilea dove furono saziati migliaia di persone, la persecuzione e la solitudine del cieco della piscina di Siloe, la casa del lutto di Maria e Marta a Betania. 

Si avverte una tensione tra le autoritร  sacerdotali che vengono da Gerusalemme e dal monte Sion e il Battista che invece abita, evangelizza e battezza nel deserto. รˆ la stessa tensione che si crea tra due visioni di Dio. Secondo alcuni il Signore viene per investigare, per giudicare e quindi per condannare o premiare, per altri, come il Battista, Dio viene nel mondo, anzi โ€“ dice Giovanni โ€“ รจ giร  in mezzo a noi anche se non lo conosciamo, per prendere su sรฉ il nostro peccato e donarci la vera libertร . Gli interlocutori del Battista, non ricevendo la risposta che si aspettavano, lo incalzano: perchรฉ battezzi? Quale รจ dunque il significato del battesimo di Giovanni?

Anche questa volta la risposta รจ una testimonianza non di sรฉ ma dellโ€™Altro che viene dopo di lui e del quale egli รจ un servo indegno. Nella prima risposta Giovanni diceva di essere ยซvoce di uno che gridaยป e ora dice di essere un battezzatore con lโ€™acqua. Come la voce รจ a servizio della Parola e la fa udire, cosรฌ lโ€™acqua con la quale battezza รจ un simbolo che nella sua umiltร  rimanda a un evento ben piรน grande. Lโ€™accostamento dellโ€™acqua alla figura dello schiavo รจ anticipazione del segno che Gesรน farร  nel cenacolo, quando lavando i piedi ai suoi discepoli mostrerร  loro come Dio li ama e come devono amarsi reciprocamente da fratelli. 

MEDITATIO

don Pasquale Giordano - Commento al Vangelo del 17 Dicembre 2023

Giovanni Battista รจ la figura del discepolo che รจ invitato a conoscere Gesรน, a fare esperienza diretta per diventare a sua volta suo testimone. La fede, che รจ innanzitutto esperienza di conoscenza di Dio, non si limita a sommare saperi su di lui, ma diventa intimitร  filiale man mano che si approfondisce il dialogo con Gesรน. Credere รจ un processo attraverso il quale si passa dal sapere di Gesรน al riconoscerlo come il Signore. Tale riconoscimento non avviene solo a livello razionale ma si traduce nella scelta di amarlo e di continuare a seguirlo. Il cammino della fede va di pari passo con quello della testimonianza che non รจ fatta tanto di parole quanto di gesti di servizio e di amore come quello compiuto da Gesรน nel cenacolo lavando i piedi ai suoi discepoli.

La conoscenza della fede รจ determinata dalle attese. Dal modo con cui attendiamo la visita di Dio dipende anche come la prepariamo. Se lo avvertiamo come un inquisitore ci predisponiamo a difenderci armandoci di una buona dose di arroganza che si riversa sugli altri; se invece attendiamo la sua liberazione lo accogliamo con umiltร  e fiducia e i nostri gesti e parole accendono la speranza in coloro che si accostano a noi.

Quello del Battista non รจ un rito attraverso cui accade qualcosa ma รจ un segno profetico, compiuto il quale, si puรฒ entrare in contatto con Dio, non perchรฉ si acquistano meriti, ma perchรฉ ci si spoglia dellโ€™orgoglio per lasciarsi rivestire della stessa umiltร  di Dio. Proprio quando siamo spogli, cioรจ consapevoli della nostra nuda creaturalitร , possiamo riconoscere il Signore giร  in mezzo a noi come colui che serve. 

Giovanni Battista รจ il testimone dellโ€™Incarnazione, cioรจ della venuta di Dio nel mondo. Lโ€™evento dellโ€™Incarnazione si realizza con il suo diventare ยซcarneยป, uomo in Gesรน di Nazaret, e si compie quando diviene sulla croce Servo dellโ€™umanitร , e perciรฒ stesso Signore. Il Battista conferma quello che lโ€™evangelista dice nel prologo del suo vangelo: Il Verbo (Dio) fatto carne ยซha posto la sua tenda in mezzo a noiยป. Ma Giovanni precisa che il Dio in mezzo a noi, lโ€™Emmanuele, non รจ conosciuto. Ecco perchรฉ con il suo battesimo di acqua sโ€™incarica di far conoscere che Dio รจ giร  presente in mezzo a noi e che viene per incontrarci. Gesรน รจ in mezzo a noi come colui che serve. Non รจ lโ€™acqua del Giordano che purifica, ma essa rimanda allโ€™acqua versata sui piedi dei discepoli da Gesรน che, a sua volta, รจ segno di quella che sgorgherร  dal costato del Crocifisso insieme al sangue. 

Giovanni testimonia che la via sulla quale incontrare il Signore e seguirlo non puรฒ che essere quella dellโ€™umiltร : riconoscersi bisognosi di redenzione. Il Battista invita a distogliere lo sguardo da sรฉ e dal suo battesimo per indirizzarlo su Gesรน: dalla voce alla Parola, dallโ€™acqua del fiume Giordano ai fiumi dโ€™acqua viva che sgorgheranno dal suo costato, dai comandamenti di Mosรจ al comandamento di Gesรน, da tempio di Gerusalemme a quello del Suo corpo risorto.

Il Battesimo di acqua รจ lโ€™inizio del cammino della fede del discepolo che dalla confessione dei propri peccati, e dalla consapevolezza della propria debolezza creaturale, prosegue nel dialogo e nellโ€™esperienza sempre piรน profonda con Gesรน. Il cammino della fede non corre parallelo alla vita ma le sue vicende sโ€™intrecciano con i segni attraverso i quali Gesรน rivela gradualmente sรฉ stesso e fa conoscere il volto amorevole del Padre fino a farlo sperimentare quando sulla croce muore donando lo Spirito Santo. Quando la parola di Gesรน e il suo esempio vengono realizzati, ovvero quando il comandamento dellโ€™amore fraterno si traduce nel servizio reciproco, allora il filo dโ€™oro che attraversa la trama della nostra vita la trasforma rendendola eterna come lโ€™amore di Dio. 

La Parola cambia la vita

Dio, che รจ giร  in mezzo a noi come colui che serve, viene per salvarmi, come lo attendo e come preparo dentro di me la Sua via?

La conoscenza di Dio รจ purificata dalle mie โ€œpreteseโ€ e mi pongo in dialogo con Gesรน per riconoscerlo come Signore? Nel cammino di fede mi lascio accompagnare dalla Parola di Dio ogni giorno?

Ricerco e accolgo la testimonianza di caritร  della Chiesa che mi fa riconoscere quanto Dio mi ama? Essa diventa desiderio di far conoscere e far gustare anche agli altri lโ€™amore di Dio attraverso la mia testimonianza che si fa servizio ai fratelli?

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per lโ€™evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte โ€“ il blog di don Pasquale โ€œTu hai Parole di vita eternaโ€œ

Altri Articoli
Related

p. Enzo Fortunato โ€“ Commento al Vangelo del 11 Maggio 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

don Luigi Verdi โ€“ Commento al Vangelo di domenica 11 Maggio 2025

Impariamo ad ascoltare la voce di Dio nel frastuono Sentirsi...

Donata Horak โ€“ Commento al Vangelo del 11 Maggio 2025

In questo video Donata commenta il significato della quarta...

Luciano Manicardi โ€“ Commento al Vangelo di domenica 11 Maggio 2025

Nelle mani di un Agnello Lโ€™accento della quarta domenica di...