don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 17 Aprile 2022

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

Testimoni del Risorto

Siamo giunti alla terza notte del triduo pasquale nella quale la luce si fa spazio tra le tenebre come quella prima notte del mondo quando, in virtรน della parola di Dio โ€“ ยซSia la luceยป -, il caos primordiale iniziรฒ a trasformarsi in cosmo. La luce mette un limite alle tenebre imprimendo al mondo una spinta nuova in direzione della vita e non della morte. Dalla morte del vecchio mondo nasce uno nuovo il cui destino ultimo non รจ la morte ma la vita. Questo รจ lโ€™inizio del regno di Dio, che non avrร  mai fine, e il principio del giorno che non vedrร  tramonto. Cosรฌ allโ€™alba del primo giorno della settimana la parola di Dio, annunciata da due messaggeri, rischiara il buio della tristezza e mette ordine nel caos dei pensieri che si agitano nel cuore delle donne recatesi al sepolcro con gli aromi.ย 

Il racconto evangelico รจ la storia del cammino di fede che fa delle donne, testimoni oculari, le prime ministre della Parola. Questo itinerario di fede ruota attorno al vangelo di Gesรน che risuona sulle labbra dei due angeli e che รจ ritmato da tre verbi: cercare, ricordare, annunciare.ย 

Le donne che si recano al sepolcro sono quelle che hanno seguito Gesรน sin dallโ€™inizio della sua missione in Galilea, da dove era iniziato il suo lungo viaggio verso Gerusalemme. Lo avevano servito con i loro beni e gli erano stati vicini, per quanto fosse stato loro consentito, nelle drammatiche ore della sua passione e morte. Quali testimoni oculari, avevano osservato ogni cosa in silenzio come chi nella contemplazione ascolta con gli occhi. Osservanti della legge, si erano fermate nel giorno di sabato per poi andare al sepolcro a compiere il mesto servizio funebre. Nel linguaggio simbolico gli aromi, con il loro profumo, avevano il compito di contrastare il processo corruttivo della morte.

Il sepolcro รจ il luogo del ricordo, scrigno che custodisce la memoria di una persona. Onorarne la memoria รจ il tentativo umano di rendere presente colui che la morte ha reso assente. Davanti alla sofferenza, di cui la morte rappresenta lโ€™espressione piรน alta, lโ€™uomo sceglie o di rimuovere il ricordo oppure di imbalsamarlo. Cโ€™รจ chi per difendersi dal dolore dimentica e chi, dando forma al proprio senso religioso, cerca di mantenere vivo il ricordo con gesti di rispetto verso il defunto. I riti, quali meri appuntamenti formali, corrono il rischio di imbalsamare la nostra fede. Cosa serve mantenere in piedi espressioni esteriori di religiositร  permettendo che esse si svuotino di significato perdendo il loro valore spirituale. Processioni, devozioni, benedizioni, messe, avulse da un cammino di fede serio accompagnato dalla Parola di Dio, diventano semplicemente vani tentativi di colmare i vuoti dellโ€™anima senza perรฒ cercare Dio. Chi cerca Dio si lascia trovare, chi desidera incontrarlo riceve la grazia di credere in Lui e accoglierlo nella propria vita.ย 

Giunte al sepolcro le donne si rendono conto che qualcun altro ha ribaltato la pietra tombale permettendo loro di entrare nella cavitร  rocciosa dove era stato deposto il corpo di Gesรน. Si aspettavano di trovare un morto e invece trovano la sua assenza perchรฉ il sepolcro รจ stato svuotato. Esse cercano una spiegazione ma non trovano neanche quella fin quando i due messaggeri divini non sciolgono lโ€™enigma. Gli uomini in splendide vesti recano alle donne il profumo del vangelo: quel Gesรน che essi avevano visto morire ed essere sepolto รจ risuscitato. Ha lasciato il sepolcro per essere cercato e incontrato non nelle memorie nostalgiche del passato, ma ricordando le sue parole. Lโ€™annuncio della risurrezione di Gesรน diventa ricordo delle sue parole che illuminano di senso la sua assenza. Risuona il cuore del vangelo proclamato da Gesรน: ยซBisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giornoยป.ย 

Le donne ricordano le sue parole. Ricordare significa credere che Gesรน non รจ solo un profeta che ha previsto la sua fine ma รจ veramente il Cristo nel quale si compie la volontร  di Dio. Le sue parole sono vere come la promessa che in Lui si รจ compiuta. Il vangelo รจ la promessa di Dio di non lasciarci nella condizione mortale ma di liberarci dalla paura della morte per donarci la speranza e la gioia. Ricordare non vuol dire semplicemente conservare o tenere a mente, ma custodire la Parola di Dio nel cuore meditandola per farla crescere dentro affinchรฉ diventi viva come il seme che nella terra germoglia per portare frutto o come un bambino nel grembo della propria madre.

Ricordare significa ancora essere presente per essere uniti a chi si ama anche se รจ lontano dagli occhi. Il buon ladrone prega perchรฉ Gesรน si ricordi di lui nel momento in cui sarebbe entrato nel suo regno. Gesรน lo rassicura che quel momento รจ oggi. Il Cristo risorto, infatti, oggi si rende presente e ci unisce a sรฉ nellโ€™abbraccio del perdono che ci libera dal peccato e ci dona la vita eterna. Infine, ricordare significa far abitare Gesรน in noi, renderlo partecipe delle gioie e dei dolori, delle ansie e delle speranze, dei dubbi e della fiducia che portiamo nel cuore. Anche noi possiamo sentirci vuoti come quel sepolcro perchรฉ la mancanza di Dio scava in noi, come nelle donne, un vuoto ancora piรน profondo. Le tante cose che facciamo solo in apparenza ci rendono vivi. Il rischio รจ quello di diventare sepolcri se non facciamo abitare lโ€™assenza dalla Parola di Dio e non ungiamo con gli aromi del Vangelo le ferite del lutto.ย 

Le donne andate al sepolcro per compiere i riti funebri vengono evangelizzate. Loro, rese povere dalla morte ingiusta del loro Maestro, sono consolate e guarite dalla parola del Vangelo. La forza della risurrezione passa attraverso lโ€™annuncio dei messaggeri che trasforma la fede delle donne da ricordo mesto di un grande uomo a testimonianza gioiosa dellโ€™incontro con la Parola, viva ed efficace. La fede delle donne non si riduce semplicemente nel credere che รจ accaduto un evento straordinario ma che, realizzandosi la parola di Gesรน, si รจ compiuta anche la promessa fatta al buon ladrone e a ciascuno di noi. Chi crede sente crescere dentro una gioia incontenibile che esige di essere annunciata e condivisa.

Le donne, immagine simbolica del cristiano, diventano testimoni portando ai fratelli quella parola che viene da Dio e che in esse ha risvegliato la speranza e messo in fuga la tristezza. Anche noi siamo chiamati a portare il profumo del vangelo lรฌ dove regna il cattivo odore della paura e della rassegnazione. Non arrendiamoci se la nostra gioia รจ fraintesa e siamo scambiati per pazzi. Lascia che lโ€™aroma della fede si spanda dovunque andiamo. La caritร  fraterna, che รจ la perseveranza della fede, se non convince al meno inquieta, come succede a Pietro, che lascia il cenacolo per correre anche lui al sepolcro. Giungerร  anche lui alla fede quando incontrerร  personalmente il Cristo risorto, come avverrร  con i discepoli di Emmaus.

Testimoniamo con la Caritร  il fatto che Cristo รจ vivo e presente in mezzo a noi e seminiamo la speranza nel cuore di ogni uomo perchรฉ anche lui, attratto da profumo del vangelo possa cercare tra i vivi Colui che dร  la vita. Non accontentiamoci di essere Chiesa pinacoteca o museo contenitori di opere dโ€™arte e reperti storici che parlano del passato ma non hanno nulla da dire nel presente e sono reticenti per il futuro. La Chiesa attinga costantemente alla sorgente inesauribile del Vangelo la luce della fede per rischiarare chi sta nelle tenebre e nellโ€™ombra di morte e guidarle sulla via della pace.

Signore Gesรน, luce che brilli nellโ€™oscuritร  del mondo, disperdi le tenebre della paura che incombono minacciose. Guarda il nostro viso sul quale รจ calato un pesante velo di tristezza e di angoscia. Abbi misericordia di noi e vieni a salvarci. Tu che hai vinto la morte disarma la mano di chi la usa per spargere sangue e seminare distruzione. Il tuo Spirito accenda in noi la luce della fede perchรฉ il desiderio di credere in Te ci guidi nella ricerca per conoscerti e lasciarci conoscere da Te. Fa che cercandoti ti trovi e trovandoti ti accolga nel cuore, custodendo e meditando la tua Parola. Insegnami a ricordare le tue parole e a farle vivere nei gesti di caritร  compiuti imitando il tuo esempio di umanitร . Rendimi profumo del Vangelo affinchรฉ si arresti il processo corruttivo del peccato che crea il vortice della violenza che tutto divora. Donami di oppormi al male con la forza della mitezza e con la dolcezza della misericordia di confessare la gioia di essere cristiano, testimoni del Risorto.