don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 15 Maggio 2020

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Il comandamento dellโ€™amore e lโ€™elogio della โ€œsupportazioneโ€

Venerdรฌ della V settimana di Pasqua

Spiegando il gesto della lavanda dei piedi Gesรน dice ai suoi discepoli: ยซVoi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perchรฉ lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perchรฉ anche voi facciate come io ho fatto a voiยป (Gv 13, 13-15). Con il gesto di lavare i piedi Gesรน ha voluto comunicare che, pur essendo Signore e Maestro, non considera gli altri come servi ma egli stesso si fa servo. Cosรฌ facendo riscatta il servizio dal pregiudizio che sia qualcosa di umiliante che mortifica la libertร  personale. Al contrario, lโ€™esempio che Gesรน lascia indica che lโ€™amore, tradotto nel linguaggio del servizio, nobilita chi lo compie. Chi serve gli altri per amore si rende veramente libero, non schiavo delle sue passioni, e signore di sรฉ stesso.

Ci si domanda: se lโ€™amore rende liberi, perchรฉ comandarlo? Non dovrebbe essere piuttosto oggetto di una esortazione che fa appello alla responsabilitร  di ciascuno? Si pensa, erroneamente, che lโ€™amore, con tutto ciรฒ che gli gira attorno, appartenga solo alla sfera dellโ€™ideale, dei sentimenti, delle buone intenzioni, dei pii e santi desideri, che si perdono per strada nel groviglio degli eventi della vita reale. Lโ€™ amore รจ comandato perchรฉ la forza dellโ€™imperativo spinge a passare dal piano ideale a quello reale, dal โ€œsapereโ€ al โ€œfareโ€, dallโ€™immaginare al realizzare. Dio per primo interpreta lโ€™amore come un imperativo perchรฉ lo traduce in comando rivolto a sรฉ stesso: ยซFacciamo lโ€™uomo a nostra immagine e somiglianzaยป (Gen 1, 26). Lโ€™uomo, pensato e desiderato prima della creazione, รจ amato da Dio quando riceve la vita. Lโ€™amore di Dio si concretizza allorquando lโ€™uomo รจ costituito โ€œsignore della terraโ€ perchรฉ se ne prenda cura per farla fruttificare coltivandola. Dopo il comando dato a sรฉ, sulla bocca di Dio fiorisce la prima parola rivolta allโ€™uomo, che รจ insieme una benedizione e un comando, con la quale si delinea la sua vocazione: ยซDio li benedisse e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra”ยป (Gn 1, 28).ย 

ยซQuesto vi comando: che vi amiate gli uni gli altriยป. Anche questa parola di Gesรน รจ una benedizione e un comando che disegna lo statuto del cristiano, abitante e costruttore del Regno di Dio. Sulla croce Gesรน, il Figlio di Dio, si รจ fatto obbediente al Padre fino alla morte (Fil 2). Egli ha amato lโ€™uomo facendosi suo servo perchรฉ egli potesse diventare libero. Dal trono della croce il Risorto impartisce lo stesso comando che lui stesso ha compiuto e grazie al quale ha vinto la morte e ha conquistato per sempre la vita. Quando lโ€™amore diventa servizio genera la vita, per sรฉ e per gli altri. Se lโ€™amore rimane tra i principi astratti ma non trova riscontro nel servizio concreto, reso a Dio e ai fratelli, รจ vanitร , come il vapore che presto svanisce.ย 

Lโ€™amore fraterno รจ un comando perchรฉ dalla sua realizzazione dipende la vita e le relazioni tra le persone. Una persona รจ tale, ed รจ felice e completa, se vive relazioni nutrienti basate sullโ€™intreccio e la reciprocitร  dellโ€™amore che si fa servizio. La parola di Gesรน dร  senso e garanzia di eternitร  allโ€™amore reciproco di cui quello sponsale ne รจ modello. In tal senso comprendiamo le parole, spesso travisate, che Paolo indirizza agli sposi: ยซNel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altriยป. Lโ€™apostolo non elogia la sottomissione ma la โ€œsupportazioneโ€ reciproca, ma al contempo basata sul comune fondamento dellโ€™amore obbediente a Cristo. In Gesรน, crocifisso risorto, trova pieno compimento lโ€™amore di Dio per lโ€™umanitร  come uno sposo ama la sua sposa. Questo รจ il ยซmistero grandeยป! รˆ lโ€™amore di Dio per lโ€™uomo, pensato, desiderato, progettato e finalmente realizzato nel sacrificio di Gesรน sulla croce quando, facendosi servo, ยซCristo ha amato la Chiesa e ha dato sรฉ stesso per leiยป (5,25). Cosรฌ anche i discepoli di Cristo, se sono veramente tali, non possono prescindere dallโ€™esempio vincolante del loro Signore e Maestro. Quello di Gesรน, come le prime parole di Dio allโ€™uomo, รจ un comando che diventa benedizione nel momento in cui viene messo in pratica. Non si tratta dunque di un dovere imposto dallโ€™alto, ma di una esigenza vitale per lโ€™uomo perchรฉ senza lโ€™amore che si fa servizio reciproco e vicendevole promozione non cโ€™รจ vita.ย 

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Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!ย ย ย 


Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]