La vita del giusto è riassunta in una parola: Amen!
Sabato della XXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Nei momenti più critici del popolo d’Israele Dio non ha mai fatto mancare la sua parola illuminante, ma non sempre i profeti inviati da Lui sono stati ascoltati, anzi quasi sempre sono stati oggetto di derisione, rifiutati, perseguitati e perfino uccisi. I drammi della storia rivelano quanto l’uomo sia fragile e ostinato. L’esperienza insegna se in essa rintracciamo l’appello di Dio a tornare a Lui e fidarci della sua Parola e metterla in pratica. Ogni crisi, come questa della pandemia, è un’opportunità di conversione in cui lasciarci interpellare da Dio. Nella prova lo invochiamo: «Signore, Signore», nel dolore supplichiamo il suo aiuto, ma spesso non siamo disposti ad ascoltare le sue indicazioni e non mettiamo in pratica il suo insegnamento. La via di uscita della prova è ascoltare e mettere in pratica quello che ci dice.
Innanzitutto, la Parola di Dio deve scavarci dentro perché noi possiamo ancorare il nostro cuore al quello di Dio affidandoci totalmente di Lui e aderendo completamente alla sua volontà . Se l’insegnamento di Dio rimane in superficie e non tocca i nervi scoperti della nostra interiorità anche la nostra pratica sarà superficiale ed episodica. Quando il rapporto con Dio è blando anche la consistenza del nostro amore è debole e la capacità di resistenza alle prove si rivela molto basso fino ad essere travolti dalle difficoltà .
Tradurre in comportamento pratico la Parola di Dio da una parte tonifica la nostra interiorità , dall’altra ci rende creativi nel bene. La bontà o la cattiveria non sono caratteristiche innate o determinate da fattori esterni all’uomo, ma sono l’effetto dell’accettazione o del rifiuto dell’amicizia di Dio. Invochiamo pure il Signore, ma prima di chiedergli che si compia la nostra volontà ci rendiamo docili a compiere la Sua. La vita del giusto è riassunta in una parola: Amen!
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età … [Continua sul sito]