don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 11 Maggio 2022

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]

La Parola di Gesù, luce di consolazione e speranza

Mercoledì della IV settimana di Pasqua

A molti sarà capitato di ritrovarsi nel buio perché è andata via la corrente e di doversi muovere a tentoni cercando qualche punto luce grazie al quale orientarsi. Questa è la metafora della vita quando ci troviamo in situazioni di blackout nelle quali o brancoliamo nel buio non sapendo di preciso dove andare o siamo bloccati dalla paura impossibilitati a fare alcun passo. Credere, sembra dire Gesù, significa lasciarsi raggiungere dalla luce che mostra una strada d’uscita dal groviglio delle contraddizioni e dei sentimenti che abbiamo nel cuore.

Mi pare di ascoltare queste parole che Gesù pronuncia, accostandosi a noi delicatamente, con un tono di voce pacato, a voler rassicurare e invitare a non temere, a non lasciarsi trattenere dalla paura, dalla vergogna, dal senso di colpa o d’impotenza. Le parole di Gesù sono pure esigenti perché, essendo in gioco nientemeno che la vita, sono un appello accorato alla nostra responsabilità; per questo motivo suonano come un comandamento.

Il tono esortativo fa intuire il fatto che alcuni, tra i quali ciascuno potrebbe indentificarsi, hanno intravisto in Gesù uno spiraglio di luce, ma nel cammino si sono scoraggiati per il fatto di non riuscire a mettere in pratica il comandamento dell’amore, credendosi in tal modo condannati o esclusi dalla sua misericordia, indegni di continuare l’itinerario di fede. Lo scoraggiamento può persino portare a sentire un senso di rigetto nei confronti di Dio dietro cui in fondo si nasconde la non accettazione dei propri fallimenti e il rifiuto a lasciarsi guarire. Credere vuol dire permettere alla luce di Dio di farsi strada sempre di più dentro di noi affinché siano fugati i pensieri che ci tengono incatenati al rimorso o al risentimento.

Gesù viene nel mondo come luce che traccia la via per uscire dalle tenebre e andare verso il Padre, non come bastone che colpisce per punire. Le parole di Gesù hanno il potere di raggiungere il cuore e di sanarlo perché non sono il frutto di un suo ragionamento astratto, ma esse portano con sé un significato bellissimo: l’amore del Padre verso i suoi figli. Il messaggio e il messaggero sono un’unica cosa. Gesù, il figlio di Dio è la parola del Padre; accoglierla significa diventare anche noi figli suoi.

Signore Gesù, amico dei poveri, vieni a portare la luce della speranza nel mio cuore perché sia cacciato ogni tipo di paura. Incontrare Te significa vedere sorgere il sole che dà senso e colore al vivere anche quando l’ombra del peccato si stende e sembra nascondere ai miei occhi la bellezza del tuo amore. Aiutami a scrollarmi di dosso i pensieri che mi intristiscono per sentire il calore del tuo abbraccio rassicurante. La tua parola m’incoraggia a ricominciare dopo ogni battuta d’arresto, a cercare sempre la luce, a desiderare di vedere il tuo volto nel quale contemplare quello del Padre. Consolato dalla tua luce, possa essere io stesso messaggero di speranza per i miei fratelli che sono nel dolore.