Stando al vangelo di questa domenica, pare che lโidea di risurrezione propria della setta religiosa dei sadducei โ e di molti cristiani oggi โ fosse quella di una mera rianimazione di cadavere, una sorta di seconda chance concessa dopo la morte biologica.
Gesรน di Nazareth ci ricorda che la risurrezione autentica non รจ qualcosa che riguarda il dopo morte ma piuttosto lโal di qua della vita.
Il Dio di Gesรน รจ infatti quello del roveto del Sinai, il quale non volendo rivelare a Mosรจ il proprio nome (cfr. Es 3, 14) lo invita ad andare a liberare i suoi fratelli dallโoppressione egiziana. Detto in altri termini: il Dio di Gesรน รจ il Dio dei vivi, non dei morti (v. 38), e se ne farร esperienza al centro della vita, vivendo in pienezza, anche perchรฉ cosโรจ Dio se non la Vita?
ยซQuelli che sono giudicati degni della vita futuraโฆ non possono piรน morireยป (vv. 35s.) ricorda Gesรน. Interessante. Gesรน sta prospettando una possibilitร , una modalitร di vita che permetterร di non morire piรน. E qual รจ concretamente? Vivere giร ora da risorti, e dal Vangelo sappiamo che vive da risorto chi fa coincidere la propria vita (il proprio nome) con lโazione di liberazione (risurrezione) dei fratelli oppressi da una vita diminuita. Chi vive โrisuscitando a vita pienaโ i fratelli, รจ giร risorto!
ยซGuarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demรฒniยป (Mt 10, 8): รจ questo lโinvito rivolto da Gesรน ai suoi: risuscitare i morti, ovvero riportare alla Vita coloro che stanno semplicemente esistendo.
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Si risuscita in vita, ed รจ lโamore a sancirne il passaggio. Lo dirร Giovanni con queste parole: ยซNoi sappiamo che siamo passati โ giร ora, adesso, in questa vita โ dalla morte alla vita [quindi risorti], perchรฉ amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morteยป (1Gv 3, 14).
Dunque ai sadducei di ieri e di oggi, i quali immaginano la risurrezione come un qualcosa che verrร dopo la morte, Gesรน ripete ยซvoi siete in grave erroreยป (Mc 12, 27). La morte toccherร solo chi troverร cadavere.
ยซVincete la paura per non diventare cadaveri. Finchรฉ sarete vivi, la morte non vi potrร toccare. Nessuno potrร mangiarvi. Se la morte vi trova vivi, non vi toccherร ยป (Vangelo apocrifo di Tommaso).
AUTORE: don Paolo Squizzato