don Paolo Squizzato โ€“ Commento al Vangelo del 6 Febbraio 2022

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ยซQuestโ€™รจ lโ€™ora in cui nulla / puรฒ accadere. / Non cโ€™รจ cosa piรน amara che lโ€™alba di un giorno
in cui nulla accadrร . Non cโ€™รจ cosa piรน amara / che lโ€™inutilitร ยป (Cesare Pavese).
Un giorno allโ€™alba, ti accorgi di aver sbagliato tutto, di aver fallito, di esserti ingannato su te stesso, sullโ€™amore, sulle tue scelte, su Dioโ€ฆ E tutto diventa non senso, inutile.

Il vangelo che abbiamo ascoltato dice proprio questa esperienza del fallimento: una notte trascorsa in mare in cerca di vita per scoprirsi poi allโ€™alba con le mani vuote, e non potendo piรน far nulla riassettare le reti e tornarsene a casa.
Gesรน โ€˜vedeโ€™ la condizione dellโ€™umano soffrire, e vi entra dentro: ยซsalรฌ su una barcaยป (v. 3). Dio dinanzi al mio fallimento, la mia ariditร , al mio nulla non rimprovera, non giudica, non impone nulla, ma vi entra dentro, com-patisce, partecipa. E poi invita a salpare nuovamente, a ritentare โ€˜il folle voloโ€™, il rischio dellโ€™amore dicendomi: โ€œprendi il largo!โ€.

Dio sposa le conseguenze del mio male, mi apre continuamente alla possibilitร  di una vita โ€˜altraโ€™, feconda. Il fallimento passato non deve inficiare il futuro; per questo mi invita a non stare ai bordi dellโ€™esistenza a contemplare la vastitร  del mare struggendomi in sensi di colpa e recriminando sulle cose fallite.
โ€˜Prendi il largo!โ€™. Tu sei fatto per altezze vertiginose, vai! La vita sta dinanzi, non alle spalle.
Dio รจ il verbo della vita declinato al futuro.

Ma Pietro a tutto ciรฒ pare non credere: ยซSignore allontanati da me, perchรฉ sono un peccatoreยป (v. 8). Ci portiamo dentro lโ€™idea tremenda che il nostro essere segnati dal male, dal fallimento, dal limite e dalla fragilitร , ci ponga di fatto lontani da Dio. Come Pietro pensiamo che solo qualora ci presentassimo puri e adeguati, Dio potrebbe farsi accanto. E invece no. Il Vangelo afferma proprio il contrario. Gesรน dice a Pietro e a me: ยซNon temereยป (v. 10), la tua barca โ€“ la tua storia โ€“ va bene cosรฌ comโ€™รจ, per questo posso salirci sopra (cfr. v. 3). La tua miseria รจ luogo della mia misericordia, le tue mani vuote condizione perchรฉ io le possa riempire. Il tuo nulla condizione perchรฉ qualcosa possa accadere.

ยซDโ€™ora in poiโ€ฆยป dice Gesรน (v. 10). Lโ€™amore โ€œmi fa ripartire da dove mi ero fermatoโ€ (Ronchi).
In questโ€™ottica la vita conoscerร  unโ€™altra feconditร : occasione di relazioni nuove, amori capaci di riscattare una vita, possibilitร  di recuperare fratelli e sorelle dallโ€™abisso del male riportandoli a riva facendoli tornare a respirare. Questo vuol dire: โ€˜diventare pescatori di uominiโ€™ (v. 10).

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AUTORE: don Paolo SquizzatoFONTECANALE YOUTUBE