โSe portate alla luce quello che รจ in voi, quello che porterete alla luce vi salverร โ (vangelo apocrifo di Tommaso).
โProprio come il burro esiste nel latte, cosรฌ la Natura del Buddha permea tutti gli esseriโ (sentenza Buddhista).
Credo che queste due sentenze antiche ci dicano qualcosa dโimportante riguardo il passo evangelico odierno. In noi abita la โvera naturaโ, lโessere cristico se vogliamo dirla con termini cristiani: il divino insomma. ร il nostro principio salvifico, la nostra autentica identitร ; la questione รจ farla emergere, darle spazio, liberarla dalle nebbie e dalle catene dellโego, dal piccolo sรฉ autocentrante, desiderante, giudicante, che tutto soffoca.
Come il latte รจ potenzialmente giร burro, cosรฌ il nostro essere divini, luminosi, compiuti รจ giร una cosa sola con la nostra umanitร , devono solo verificarsi determinate condizioni perchรฉ tutto ciรฒ possa accadere. La salvezza non ci giunge dunque dallโesterno, ma se โportiamo alla luce ciรฒ che รจ in noi, allora la salvezza si compirร โ, ossia diverremo veramente esseri viventi, non piรน schiavi dellโillusione, e smetteremo di faticare invano a cercare un poโ di felicitร .
La trovo bellissima lโimmagine del latte e del burro.
Cโรจ un tesoro potenziale dentro il nostro essere, รจ giร dato tutto โ si pensi alla parabola del tesoro nascosto nel campo (cfr. Mt 13, 44) โ dobbiamo solo togliere, asportare, estirpare tutto ciรฒ che soffoca e impedisce alla nostra autentica natura di emergere.
Ed รจ qui che sโinserisce la preghiera che รจ al centro del nostro brano. Il โgridare giorno e notteโ non รจ un atto verso un dio che concederร per sfinimento quanto richiesto, ma un disporsi โgiorno e notteโ ovvero continuamente allโattenzione, alla consapevolezza, alla non-dispersione, per entrare sempre piรน in contatto con proprio centro incandescente.
Se si verificano le condizioni di โdistaccoโ dalla confusione, dai pensieri, dalle proprie attese e aspettative; dal proprio sรฉ egoico, allora il passaggio di soglia, dal latte al burro, dallโumano al divino, si andrร ad affermare da sรฉ facendoci sperimentare ciรฒ che in ultimo chiamiamo salvezza, o compimento del cuore.
AUTORE: don Paolo Squizzato
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