Giovanni il Battista sperava che lโIra di Dio da lui creduta imminente si dovesse incarnare nellโuomo Gesรน di Nazareth. Finalmente avrebbe messo le cose a posto, fatto un poโ di pulizia. ร incredibile come da sempre, nei momenti di maggior crisi, sโinvochi la figura dellโuomo (o della donna) forte. Sia esso un messia o un politico.
Giovanni ci credeva sul serio: ยซLa scure รจ posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Colui che viene dopo di me รจ piรน potente di meโฆ Egli ha in mano il ventilabro, pulirร la sua aia e raccoglierร il suo grano nel granaio, ma brucerร la pula con un fuoco inestinguibileยป.
Ma Gesรน pare non incarnare lโauspicata ira di Dio invocata da Giovanni per questo gli manda a dire: ยซSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?ยป.
Gesรน non risponde direttamente. Se una divinitร dovrร manifestarsi, questa non lo farร tanto in un individuo quanto in unโazione: ยซi ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangeloยป (v. 5s.).
Quando la vita potrร emergere, fiorire, quando la dignitร delle persone verrร affermata, e la creazione intera conoscerร la possibilitร di giungere al compimento, allora sarร segno che il divino si sta rivelando.
Dio altro non รจ che vita emergente.
Per cui Gesรน di Nazareth non รจ tanto un Dio che si fa carne, ma un uomo che incarna ciรฒ che รจ la divinitร : vita portata avanti, respiro, feconditร , evoluzione, umanitร in pienezza. Ora noi sappiamo che tutto ciรฒ รจ la nostra medesima vocazione. Il Natale รจ per noi la memoria che possiamo vivere โda dioโ, nella misura in cui dilatiamo, espandiamo la vita, nostra e quella altrui.
Penso che dovremmo imparare a non attenderci vita dallโalto, ma scoprire che possiamo partorirla. E se di โgraziaโ vogliamo parlare รจ quella della responsabilitร . La grazia, potremmo definirla โnon tanto un fiore da cogliere, piuttosto un pane da impastareโ (Teresa Forcades).
Dio รจ pane da impastare, carne da incarnare, amore da donare, vita da elargire.
Il Natale lo celebreremo non accogliendo un bambino donatoci dallโalto, ma incarnando il bene divenendo piรน umani.
AUTORE: don Paolo Squizzato
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