Gesรน fa ritorno tra โi suoiโ a Nazareth, tra quelli che presumono di saper tutto su di lui, di conoscerlo molto bene. Di possederlo. Ma proprio qui, โegli non potรฉ operare alcun prodigioโ (v. 5).
Interessante. La conoscenza del Mistero impedisce di fatto al Mistero di manifestarsi.
Comโรจ vero che solo quando questo โioโ morirร saprรฒ chi sono, allo stesso modo quando morirร la mia conoscenza di Dio, egli si farร conoscere, operando prodigi.
In fondo la grande Tradizione mistica questo lโha sempre saputo: ยซLโuomo non deve accontentarsi di un Dio pensato. Perchรฉ non appena svanisce il pensiero, svanisce anche quel Dioยป (Meister Eckhart).
ยซSi conosce meglio Dio non conoscendoloยป (Agostino).
ยซLa suprema conoscenza di Dio รจ conoscere Dio come sconosciutoยป (Tommaso dโAquino).
Ma noi esseri umani, artefici indomiti di religioni, abbiamo inventato โveritร eterneโ rivelate da dio e garantite dalla Chiesa, catechismi, definizioni, dottrineโฆ Abbiamo intentato la grande scalata al cielo, per poi scoprirlo drammaticamente vuoto.
Credo sia questo il tempo di tornare alla fede autentica, lasciando cadere tutte le credenze.
Se โcredenzaโ รจ convinzione solida senza fondamento verificabile, la fede รจ libertร da tutte le credenze. โDio รจ libero da ogni dioโ (Arregi). Da tutte le veritร che professiamo come rivelate, da tutte le immagini che ci fabbrichiamo, da culti e riti con cui lo onoriamo.
Le credenze in un dio sono e saranno sempre passibili della cultura in cui si sono affermate, da una costruzione umana collettiva. La fede di contro รจ fiducia profonda in Ciรฒ che non muta: in Sรฉ, nel prossimo, nel Tutto o nella Fonte autentica della realtร . E questa fiducia fa sรฌ che emerga e fiorisca ciรฒ che vi รจ di piรน profondo e autentico, il meglio di sรฉ, la possibilitร che ci abita: gratuitร , tenerezza, spirito vitale. Fiducia che ci rende liberi, audaci, buoni.
Ed รจ proprio laddove si coltiva questa fiducia che ci sostiene e ci anima, che Dio si darร , si manifesterร . E opererร prodigi. Perchรฉ Dio altro non รจ che questo. Con questo nome, con un altro nome o senza alcun nome.
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Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato
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