Ancora unโinsidia per Gesรน, tesagli anche โsta volta da un uomo religioso.
Cโรจ un solo fondamentale comandamento per la tradizione ebraica: โAmare Dio con tutto il cuore, con tutta lโanima e con tutta la menteโ. Ma per Gesรน ve nโรจ un altro, non da mettere dopo e neanche in aggiunta al primo: ยซAmerai il tuo prossimo come te stessoยป. Questo โรจ simileโ al grande comandamento, nel senso che lo specifica, lo invera: โSi amerร Dio amando il prossimoโ.
O il rapporto con Dio attira lโaltro nel circolo dellโamore, o รจ tutto un pretesto.
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ยซIl โsalutismo spiritualeโ, che si preoccupa solo della salvezza della propria anima, indica una pericolosa deformazione. Non si puรฒ stare soli dinanzi a Dio. Ci si salva tutti insieme, collegialmente, come diceva Solovโรซv: sarร salvato chi salva gli altri. Doroteo di Gaza ci dร una bella e chiara immagine della salvezza: il centro del cerchio รจ Dio e tutti gli uomini sono sulla circonferenza; dirigendosi verso Dio ognuno segue un raggio del cerchio e piรน si รจ vicini al centro, piรน i raggi si avvicinano tra loro. La distanza piรน breve tra Dio e lโuomo passa per il prossimoยป. (Pavel Evdokimov)
ร questa la bella notizia apportataci col mistero dellโincarnazione: il volto di Dio si รจ fatto volto dellโuomo. E il volto dellโuomo รจ epifania di quello di Dio.
Ma รจ necessario che il primo rimanga primo, non nel senso cronologico, ma fondativo. Lโessere-in- Dio, ci spingerร fuori verso un mondo in attesa.
Va da sรฉ che โAmare Dio con tutto sรฉ stessiโ significherร sviluppare in noi tutte le proprie potenzialitร , quelle eminentemente umane spesso assopite, la nostra capacitร di bene e di cura. Per poi cominciare a riversarle sullโumanitร che ci circonda.
โAdorare non significa mostrare deferenza nei riguardi di un dio. Ma piuttosto sviluppare qualitร divine in noi stessiโ (Dal Libro del Tao).
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato
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