La domenica dopo Natale, per la Chiesa Cattolica, prende il nome di โSacra famigliaโ.
Sfogliassimo il vangelo rimarremmo un po’ delusi riguardo lโidea di famiglia che ne viene fuori. Gesรน ne frantuma il fondamento, rompendo quei legami cosรฌ stretti da essere coercitivi e quelle dipendenze cosรฌ totalizzanti da risultare mortali.
Egli stesso s’รจ dovuto liberare dalle pastoie famigliari che rischiavano di rivelarsi monopolizzanti. Marco, allโinizio del suo scritto, ci ricorda che mentre Gesรน parla ai โsuoiโ gli vengono a riferire che โlร fuoriโ si trovano sua madre e i suoi fratelli giunti fin lรฌ a prenderlo credendolo fuori di testa. E a questi Gesรน risponde: lasciatemi qua, devo fare la mia strada, devo portare a compimento ciรฒ che โio sonoโ e non quello che voi desiderate io sia.
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Gesรน non perde lโoccasione di ricordarci che la famiglia di sangue non รจ lโultima istanza sulla vita di una persona.
ยซร lo Spirito che dร la vita, la carne non giova a nullaยป (Gv 6, 63).
In fondo aveva ragione il poeta: ยซNon รจ la carne e il sangue, ma il cuore a renderci padri e figliยป (Friedrich Schiller).
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Si dร โfamigliaโ solo laddove ci si ama.
ยซMia madre e i miei fratelli son quelli che ascoltano e mettono in pratica la mia parolaยป, ossia vivono la modalitร dellโamore, ripete Gesรน. Perchรฉ solo lโamore รจ fecondo, in quanto la sola forza in grado di portare avanti la vita. E feconditร non coincide con generativitร , partorire figli. Significa piuttosto vivere qui ed ora in modo da portarsi alla luce.
A dodici anni, nel pellegrinaggio a Gerusalemme, Gesรน non tornerร โa casaโ coi suoi. Non puรฒ.
Ognuno deve trovare il proprio luogo esistenziale, non indicato e preparato da altri – tanto meno dai genitori – e poi abitarlo con ostinazione. Ma per far questo occorre rompere, lasciare tane e nidi, zone di confort caldi come uteri materni, e lasciar morire i propri โpadriโ, sganciarsi da legami troppo direttivi di personalitร forti cui abbiamo concesso uno smisurato potere su di noi (cfr. Lc 9, 57-61).
Gesรน deve occuparsi delle โcose del Padre suoโ (cfr. v. 49b). La via obbligata per portare a compimento la propria vita รจ anzitutto quella che si prende cura del Padre interiore, quella ยซPresenza vivente, immanente nel creato e nelle creature che guida verso il compimento del loro specifico e personale destinoยป (G. Vannucci).
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato