โCosรฌ รจ il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spigaโ (vv. 26-28)
Esiste una realtร , in cui siamo immersi e che ci pervade, che fa sรฌ che tutto emerga, cresca e si compia. E questo โspontaneamenteโ, senza forzature, senza il nostro intervento, o di qualcosa dโesterno. Anzi, meno ci si pone di traverso, piรน questa forza farร il suo corso, conducendo tutto in porto.
ยซColoro che fluiscono come scorre la vita, sanno di non aver bisogno di altra forzaยป (Lao Tse).
Il non fare รจ ciรฒ che di piรน grande e produttivo si possa compiere. Nella vita spirituale โ come nellโarte โ quanto meno si opera maggiormente si crea.
Compiremo lโopera piรน alta quando lโego e i nostri sforzi consapevoli sโarrenderanno a questa forza che non รจ la nostra.
Non esiste โun noiโ a cui accadono le cose diverso da quanto sta accadendo, e di conseguenza le cose non accadono โa noiโ. Noi siamo (nel)le cose che accadono. Le cose accadono e insieme ci accadono e basta.
Il โnoiโ fa parte di ciรฒ che accade, perchรฉ facciamo parte dellโuniverso. E lโUniverso non ha parti. ร Uno.
โChe cosa cerchi?
La sorpresa supremaโ.
Ciรฒ che cerchiamo alla fine รจ solo la โsorpresa supremaโ, e nella misura in cui abbiamo dei preconcetti su di essa, la guasteremo.
Il principio che regola lโUniverso รจ la sorpresa, e la spontaneitร . Significa compiere un miracolo senza compiere miracoli, senza far nulla, senza programmarlo.
Quando smetti di desiderare il miracolo, il miracolo si compie.
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato
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