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don Paolo Scquizzato – Commento al Vangelo del 14 Luglio 2024

Domenica 14 Luglio 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 6, 7-13

ยซLi chiamรฒ a sรฉโ€ฆ e prese a mandarliยป (v. 7). Essere dei suoi significa essere per gli altri.

โ€˜E dava loro potereโ€ฆโ€™. Uno solo รจ il โ€˜potereโ€™ di cui i suoi โ€“ e quindi noi โ€“ sono investiti: quello di vincere il male col bene, ovvero mettendo in circolo lโ€™amore. Per questo li manda โ€˜a due a dueโ€™ (v. 7). Il due รจ principio di comunione. Occorre essere almeno in due per poter incarnare lโ€™amore.

Per amare occorre โ€˜non possedere nullaโ€™, perchรฉ finchรฉ si posseggono cose si daranno queste ma non sรฉ stessi. Il rischio sotteso al fare il bene รจ donare tutto tranne che lโ€™essere. Gesรน ha dato la sua vita, non le sue cose.

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Al discepolo non รจ lecito portare-possedere neanche il pane nella sua avventura di bene (v. 8b). Il pane nel vangelo รจ simbolo della vita, e questa non dipende da quanto pane posseggo o mangio, ma da quello che riesco a condividere con chi ne รจ privo, ossia da quanta vita riesco ad elargire. Solo quando lascerรฒ mangiare la mia vita come un pane, avrรฒ con me il pane necessario che mi assicura la vita.

Noi viviamo di ciรฒ che doniamo.

In egual modo, questo vangelo ci ricorda che la vita vera non dipende dal possedere una sacca e tanto meno dal denaro da riporci dentro: ยซAnche se uno รจ nellโ€™abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beniยป (Lc 12, 15).

Solo in questa povertร , in questo โ€˜vuotoโ€™ interiore, in questo nulla esistenziale i discepoli potranno scacciare demoni e guarire gli ammalati (cfr. v 13). Perchรฉ finalmente da quella โ€˜insufficienzaโ€™ emergerร  la Presenza, lโ€™unico Bene in grado di guarire e dare la vita.

In At 3, 1-10 Pietro e Giovanni operano โ€˜miracoliโ€™ proprio perchรฉ non possiedono nulla: ยซPietro disse al paralitico: โ€œNon possiedo nรฉ argento nรฉ oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesรน Cristo, il Nazareno, cammina!โ€ยป (At 3, 6).

Due oggetti perรฒ sono ammessi nellโ€™avventura del bene: il bastone e i sandali. Il bastone richiama il legno che aprรฌ il Mar Rosso (cfr. Es 14, 16) e che fece scaturire dalla roccia lโ€™acqua di vita indispensabile durante il cammino nel deserto (Cfr. Es 17, 5s.). รˆ simbolo della croce, massima debolezza umana, vuoto assoluto, ma proprio per questo fonte di energia in grado di vincere la morte.

Infine รจ lecito avere con sรฉ dei sandali. Nellโ€™antichitร  il sandalo รจ la calzatura degli uomini liberi, mentre gli schiavi andavano a piedi scalzi. Se si vive la logica del bene, se ci si fa dispensatori dellโ€™essere e non dei beni, se cominciamo a guarire le ferite degli uomini risollevandoli dalla loro indegnitร , allora sapremo veramente cosa significa essere liberi, altrimenti resteremo schiavi del nostro egoismo, anche possedessimo calzature splendide, borse zeppe di denaro e dispense traboccanti di pane.

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Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato

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