ยซGesรน รจ il maestro del desiderio, colui che insegna ad โamare quelle assenze che ci fanno vivereโยป (Rainer Maria Rilke).
Il personaggio del nostro brano pare avere tutto: รจ ricco (v. 22b), รจ giovane (secondo il parallelo di Matteo), รจ nobile (secondo quello di Luca), รจ un pio osservanteโฆ ma vive nellโangoscia.
Si puรฒ essere anche molto religiosi ma vivere da tristi. Perchรฉ una religiositร che non intacca la vita perchรฉ solo precettistica, da una parte non ha nulla a che fare con Dio, dallโaltra produce frustrazione.
- Pubblicitร -
Questo tale โ potremmo dire โ รจ tutto โcasa e chiesaโ, ma la vita sta da unโaltra parte. Ecco, Gesรน รจ lโuomo che fa incontrare strade parallele. A questo tale Gesรน dice: โguarda che se non metti in relazione la tua vita concreta con le esigenze del Vangelo, ossia con la vita dellโaltro, non potrai mai giungere alla pienezza di te, non saprai mai chi sei veramenteโ.
Il possesso dei beni e il dirsi cristiani, o peggio ancora โreligiosiโ, non รจ polizza per la felicitร .
ยซVendi quello che hai e dallo ai poveriโฆยป (v. 21). Gesรน qui non invita alla povertร โ che sarร sempre una disgrazia oppure scelta personale โ ma alla condivisione: quello che possiedi trasformalo in relazione per il bene dellโaltro e comincerai a vivere anche tu. La figura tipologica del โgiovane riccoโ evangelico puรฒ dirsi tuttโal piรน un uomo felice ma ancora lontano dalla salvezza, ossia dallโesperire il cuore compiuto, realizzato.
- Pubblicitร -
Credo che questo brano ci domandi in modo radicale: cosa stai cercando? La felicitร che in ultima analisi coincide con tutto ciรฒ che non porta in sรฉ lโombra della paura, della sofferenza, del conflitto, o piuttosto lโesperienza della salvezza, ovvero trovare la risposta definitiva al senso della tua vita?
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato