don Paolo Scquizzato – Commento al Vangelo del 13 Agosto 2023

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Non siamo chiamati ad imitare Cristo, piuttosto a diventare cristici, ovvero a prendere coscienza che la nostra più profonda essenza coincide col divino.

Non siamo la ‘forma’ che abbiamo, ma la Vita che stiamo vivendo. Va da sé che si può perdere solo ciò che si ha e non ciò che si è.

Pietro vuole imitare Gesù, ma affonda miseramente.
Non sarà mai l’etica a salvarci, ma il vivere secondo la nostra ‘natura divina’, fluendo da essa come da una sorgente. La buona volontà non è sufficiente al compimento del cuore.

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Gesù rimprovera Pietro non per aver mostrato poco coraggio, ma per la poca fede mostrata.

Se la paura è l’angoscia del futuro, la fede è l’allineamento interiore col momento presente, il vivere ciascun attimo nella consapevolezza che ‘non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me’. Trovandomi così a camminar per aria oltre il ciglio dell’abisso. O sulle acque di un mare in burrasca.

Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato

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