HomeVangelo della Domenicadon Paolo Scquizzato - Commento al Vangelo del 1 Dicembre 2024

don Paolo Scquizzato – Commento al Vangelo del 1 Dicembre 2024

Domenica 1 Dicembre 2024 I DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 21,25-28.34-36

Avvento, tempo dโ€™attesa.

Con โ€œuno sguardo attento, in cui lโ€™anima si svuota di contenuto proprio per accogliere in sรฉ quella realtร  che solo cosรฌ essa vede nel suo aspetto veroโ€ (Simone Weil). Questa attesa-attenzione suppone la fine di ogni nostro pregiudizio, desiderio, libertร  da ogni opinione, e fine di ogni immaginazione riempitrice di vuoti.

Tempo di fede, ovvero apertura tale da non prevedere nulla se non lโ€™imprevedibile e da non attendere niente se non lโ€™insperato.

- Pubblicitร  -

ยซState attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano โ€ฆยป (v. 34). Un cuore appesantito, ossia ingombro dโ€™altro, non puรฒ far spazio allโ€™Altro che desidera compiersi in noi.

Il contrario di โ€˜appesantitoโ€™ non รจ โ€˜leggeroโ€™ ma โ€˜vuotoโ€™, ossia libero da pensieri, immagini, attese, libero dal veleno del desiderio e dellโ€™avversione. Un cuore giunto allo โ€˜stato di quieteโ€™ per aver mollato la presa ed essere finalmente libero e aperto allโ€™accadere di ciรฒ che deve accadere.

รˆ interessante che Gesรน faccia riferimento in particolare a tre possibili malattie del cuore: la dissipazione, lโ€™ubriachezza e lโ€˜affanno (v. 34).

- Pubblicitร  -

โ€˜Dissipareโ€™ significa disperdere, svanire, rendere inconsistente. Cโ€™รจ il rischio di vivere come fumo, nebbia, in maniera inconsistente appunto, e al primo bagliore del sole costatare che di tutto ciรฒ che si pensava si fosse edificato, non rimane nulla.

โ€˜Vivere da ubriachiโ€™ significa consumare i giorni nellโ€™inconsapevolezza, lasciar accadere le cose senza viverle veramente, mai โ€˜in sรฉโ€™, non da protagonisti avendo delegato ad altri il mestiere di vivere.

โ€˜Affannarsiโ€™ poi, รจ come correre a perdifiato, in continua agitazione, sempre alla ricerca di qualcosa, di una meta, di un orizzonte che โ€“ come in un incubo โ€“ รจ destinato a rimanere sempre aldilร , irraggiungibile.

Lโ€™Avvento รจ invito a fermarsi, o perlomeno a rallentare.

La tradizione orientale ci ricorda: ยซRimani fermo, e ciรฒ che รจ destinato a te ti raggiungerร ยป; ยซQuando vai nello spazio del nulla, tutto diventa notoยป.

Avvento come tempo di attesa dunque ma soprattutto di purificazione. Purificarsi soprattutto dalle immagini di Dio che ci portiamo dentro, perchรฉ egli รจ e sarร  sempre al di lร  di ciรฒ che possiamo immaginare e pensare, e potrร  farci visita nella misura in cui cessiamo di immaginarlo e cercarlo.

ยซDio รจ una negazione della negazioneยป, dice Meister Eckhart. Va negato come oggetto โ€˜altro da noiโ€™, perchรฉ possa manifestarsi come lo Spirito vivente in noi.

Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato

FONTECANALE YOUTUBE

Articoli Correlati