Avvento, tempo dโattesa.
Con โuno sguardo attento, in cui lโanima si svuota di contenuto proprio per accogliere in sรฉ quella realtร che solo cosรฌ essa vede nel suo aspetto veroโ (Simone Weil). Questa attesa-attenzione suppone la fine di ogni nostro pregiudizio, desiderio, libertร da ogni opinione, e fine di ogni immaginazione riempitrice di vuoti.
Tempo di fede, ovvero apertura tale da non prevedere nulla se non lโimprevedibile e da non attendere niente se non lโinsperato.
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ยซState attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano โฆยป (v. 34). Un cuore appesantito, ossia ingombro dโaltro, non puรฒ far spazio allโAltro che desidera compiersi in noi.
Il contrario di โappesantitoโ non รจ โleggeroโ ma โvuotoโ, ossia libero da pensieri, immagini, attese, libero dal veleno del desiderio e dellโavversione. Un cuore giunto allo โstato di quieteโ per aver mollato la presa ed essere finalmente libero e aperto allโaccadere di ciรฒ che deve accadere.
ร interessante che Gesรน faccia riferimento in particolare a tre possibili malattie del cuore: la dissipazione, lโubriachezza e lโaffanno (v. 34).
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โDissipareโ significa disperdere, svanire, rendere inconsistente. Cโรจ il rischio di vivere come fumo, nebbia, in maniera inconsistente appunto, e al primo bagliore del sole costatare che di tutto ciรฒ che si pensava si fosse edificato, non rimane nulla.
โVivere da ubriachiโ significa consumare i giorni nellโinconsapevolezza, lasciar accadere le cose senza viverle veramente, mai โin sรฉโ, non da protagonisti avendo delegato ad altri il mestiere di vivere.
โAffannarsiโ poi, รจ come correre a perdifiato, in continua agitazione, sempre alla ricerca di qualcosa, di una meta, di un orizzonte che โ come in un incubo โ รจ destinato a rimanere sempre aldilร , irraggiungibile.
LโAvvento รจ invito a fermarsi, o perlomeno a rallentare.
La tradizione orientale ci ricorda: ยซRimani fermo, e ciรฒ che รจ destinato a te ti raggiungerร ยป; ยซQuando vai nello spazio del nulla, tutto diventa notoยป.
Avvento come tempo di attesa dunque ma soprattutto di purificazione. Purificarsi soprattutto dalle immagini di Dio che ci portiamo dentro, perchรฉ egli รจ e sarร sempre al di lร di ciรฒ che possiamo immaginare e pensare, e potrร farci visita nella misura in cui cessiamo di immaginarlo e cercarlo.
ยซDio รจ una negazione della negazioneยป, dice Meister Eckhart. Va negato come oggetto โaltro da noiโ, perchรฉ possa manifestarsi come lo Spirito vivente in noi.
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato