La salvezza, a volte, passa dalle sconfitte
Il brano della prima lettura ci proporne ancora un pezzo del primo libro di Samuele. Siamo sul campo di battaglia, Israele sta combattendo contro i Filistei e questi ultimi stanno prevalendo e allora gli anziani del popolo decidono di portare l’Arca dell’Alleanza in mezzo all’esercito per infondere coraggio ed ecco che al veder giungere l’Arca dell’Alleanza, che era l’arca che conteneva i dieci comandamenti e che era segno della presenza di Dio in mezzo al suo popolo, accade che: Non appena l’arca dell’alleanza del Signore giunse all’accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra.
Anche i Filistei udirono l’eco di quell’urlo e dissero: «Che significa quest’urlo così forte nell’accampamento degli Ebrei?». Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l’arca del Signore. I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: «È venuto Dio nell’accampamento!».
È venuto Dio nell’accampamento! La nostra vita spesso è un campo di battaglia, non combattiamo da soli ma chiamiamo anche Dio, rendiamolo partecipe delle nostre battaglie, per battaglie naturalmente si intende le sfide che la vita ci pone, preoccupazioni, fatiche nelle relazioni, con noi stessi, crisi, delusione, ansie, malattia, lutto.
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La vita ci pone dinanzi a molte sfide e battaglie, non affrontiamole da soli, è vero a volte dobbiamo provare la sconfitta ma non per questo Dio ci ha abbandonati. Esattamente come accade al popolo di Israele, nonostante la presenza dell’Arca dell’Alleanza i Filistei prevarranno, quante volte nella vita è così: nonostante la fede in Dio, le preghiere, l’affidarci a Lui le cose non vanno come vorremo, quel problema resta, quella malattia progredisce, quella persona muore, quella situazione non si risolve.
C’è un detto però che perdere una battaglia non vuol dire perdere la guerra, così come esiste questo altro detto: a volte bisogna perdere una battaglia per vincere la guerra. Nella vita può accadere di sentirsi persi, di perdere qualche battaglia e il sentimento di scoramento e di sconfitta è altissimo ma non dobbiamo mai dubitare della presenza di Dio nel nostro accampamento.
Certe battaglie a volte si perdono, contro una malattia per esempio oppure perché una situazione non si risolve, non si rimedia ma non disperiamoci, ciò che conta è la guerra, non la singola battaglia e Dio sta al nostro fianco perché alla fine possiamo giungere alla vittoria finale, alla salvezza e questa a volte passa dalle sconfitte, così come suggerisce una frase dello scrittore e poeta brasiliano Paulo Coelho: “Tutte le battaglie nella vita servono per insegnarci qualcosa, anche quelle che perdiamo”.
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