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don Nicola Salsa – Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2024

Mercoledรฌ 25 Dicembre 2024 - NATALE DEL SIGNORE - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Messa della Notte - Lc 2,1-14
Commento al brano del Vangelo di: Messa dell'Aurora - Lc 2,15-20
Commento al brano del Vangelo di: Messa del Giorno - Gv 1,1-18

Commento al Vangelo del giorno a cura di don Nicola Salsa.

Il Tutto in una mangiatoia (Lc 2,1-14)

Trascrizione automatica e corretta tramite IA da YouTube –non rivista.

Il tutto in una mangiatoia. รˆ questo quello che contempliamo: un bambino deposto nella mangiatoia. E noi ci uniamo alla gioia dei pastori per accogliere, anche nella nostra vita e nel nostro cuore, il Signore che nasce e vuole incontrarci.

Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinรฒ che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria.

Con questa descrizione storica e geografica, Luca vuole darci una cornice veritiera a tutto il suo racconto. Ci permette cosรฌ di superare la tentazione di idealizzare la storia di Gesรน in un racconto mitico e senza storia. Radica il suo racconto in qualcosa di oggettivo e profondamente umano, in un racconto che va al di lร  della sua cornice solo religiosa.

Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria cittร . Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla cittร  di Nazaret, salรฌ in Giudea, alla cittร  di Davide chiamata Betlemme. Egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.

Ora il racconto si concentra su un personaggio secondario, uno del popolo: qualcuno che ha avuto un passato familiare famoso e nobile ma che รจ stato quasi dimenticato. Anche il protagonista di questa storia รจ costretto a sottostare alla volontร  dei potenti e dei prepotenti. Giuseppe, con la sua famiglia, รจ costretto a partecipare a questo censimento. Si asseconda la volontร  dell’autoritร  di contare, definire, delimitare e quindi possedere: la falsa illusione che contare significhi averne l’autoritร  e il possesso.

In fondo, dietro il censimento c’รจ la pretesa di sostituirsi a Dio e di prenderne il potere. Tutto questo sembra inevitabile e nulla riesce a frenare questo ordine.

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perchรฉ per loro non cโ€™era posto nellโ€™alloggio.

Lร  dove il censimento aveva la pretesa di contare e incasellare, non cโ€™รจ posto per chi arriva in piรน. Questo bambino รจ quindi un qualcuno che non era atteso dai potenti o da chi aveva lโ€™alloggio. Escludendo il bambino, rimangono quindi fuori anche coloro che erano con lui. Si cerca una soluzione e non si trova che una mangiatoia per animali.

Il Re dei re, che avrebbe dovuto nutrire il mondo, diventa egli stesso nutrimento sulla paglia. Betlemme, che significa โ€œCasa del Paneโ€, accoglie il vero pane del cielo.

Cโ€™erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando allโ€™aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentรฒ a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.

Chi avrebbe potuto accogliere il Messia, se non chi dal mondo di allora veniva escluso ed emarginato? Sebbene nelle Scritture spesso Dio venga chiamato il Buon Pastore, questa categoria di persone era spesso osteggiata dalla gente. Quello del pastore รจ un lavoro duro e pericoloso; nei periodi piรน difficili, toglieva il sonno e metteva a dura prova chi si trovava in questa condizione.

Colui che sarร  per tutta la vita rifiutato trova nei pastori i primi discepoli. Essi furono presi da grande timore, ma lโ€™angelo disse loro: โ€œNon temete! Ecco, vi annuncio una grande gioia che sarร  di tutto il popolo. Oggi, nella cittร  di Davide, รจ nato per voi un Salvatore, che รจ Cristo Signoreโ€.

La prima reazione alla visione dellโ€™angelo รจ la paura: timore di trovarsi coinvolti in qualcosa di troppo grande per loro. Ciรฒ che viene loro detto รจ che il Messia รจ nato. Colui che avrebbe ridato dignitร  e valore a tutti loro era vicino a loro.

โ€œQuesto per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoiaโ€.

E subito apparve con lโ€™angelo una moltitudine dellโ€™esercito celeste che lodava Dio e diceva: โ€œGloria a Dio nel piรน alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini che egli amaโ€.

La gloria degli angeli diventa la cornice per contemplare una mangiatoia. Per i pastori, la mangiatoia richiama qualcosa di familiare, vicino. Cosรฌ come un bambino appena nato suscita sentimenti di amore e tenerezza.

Da qui a poco, andranno alla ricerca di questo bambino, guidati da quanto gli angeli hanno detto loro. Sarร  poi a loro riuscire ad andare oltre quel povero segno per incontrare il Re che hanno davanti.

Anche a noi รจ rivolto il medesimo invito. Mettersi alla ricerca di questo bambino deposto nella mangiatoia significa ricercare nei luoghi piรน poveri e diventare noi stessi ricercatori di questo tesoro nascosto, senza dover andare troppo lontano.

La mangiatoia non รจ forse immagine di quello che รจ il nostro cuore? Pur con tutte le nostre miserie, Dio ha deciso di voler essere accolto proprio in te e nella tua vita. Ciรฒ che rende la tua stessa vita qualcosa di meraviglioso sarร  la presenza stessa di Gesรน. Sapremo fare spazio a lui, accoglierlo nella nostra povertร  interiore?

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