Commento al Vangelo del giorno a cura di don Nicola Salsa.
Avere un cuore libero
Trascrizione automatica e corretta tramite IA da YouTube –non rivista.
Assistiamo in questa pagina di Vangelo alla piรน importante conversione che dobbiamo fare, quella che ci porta verso gli altri, non per dominare, ma per servire.
Dal Vangelo secondo Marco:
Si avvicinarono a Gesรน Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, dicendogli:
“Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo.”
Egli disse loro: “Che cosa volete che io faccia per voi?”
Risposero: “Concedici di sedere nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra.”
I due fratelli chiedono a Gesรน di avere i primi posti, di essere considerati importanti, di avere onore e gloria. E questa รจ una tentazione comune a tutti noi: il desiderio di primeggiare sugli altri rimane forte. Il contrasto tra questa richiesta e le parole di Gesรน, che si รจ sempre presentato come colui che serve, รจ evidente. Giacomo e Giovanni non hanno ancora compreso quello che sarร il mistero della Croce.
Gesรน disse loro:
“Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?”
Gli risposero: “Lo possiamo.”
Il calice e il battesimo di Gesรน richiamano un gesto rituale sacro, un legame simbolico con la Passione e la Croce. Gesรน stesso non scioglie il significato di quanto sta descrivendo. I fratelli dicono che sono disposti ad affrontare questa prova, ma non sanno di cosa parlano.
Gesรน disse loro:
“Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato, anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo, รจ per coloro per i quali รจ stato preparato.”
Ad una prima lettura uno potrebbe intendere che Giacomo e Giovanni vivranno il martirio un giorno. Ma se questo รจ vero per Giacomo, non lo รจ stato per Giovanni, che al contrario non morรฌ martire. Bere il calice ed essere battezzati significa qui unire la propria vita a Cristo, grazie ai sacramenti che Gesรน ci ha donato. Anche noi, grazie al Battesimo e grazie allโEucaristia, siamo uniti a Gesรน sulla croce, morti con lui per essere risorti in lui. Con Gesรน sulla croce, nessuno dei suoi muore, perchรฉ egli muore a nome di tutti.
Stare alla sua destra e alla sua sinistra lo concede solo Dio Padre, ma di fatto non lo concede a nessuno. Questo perchรฉ il sacrificio di Cristo รจ lโunico, l’ultimo e il definitivo. Come dice San Paolo, noi stessi sulla croce siamo morti al peccato per essere, in Cristo, risorti alla vita nuova. Quello che facciamo perรฒ fatica a fare รจ vivere da persone libere e davvero vive.
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesรน li chiamรฒ a sรฉ e disse loro:
“Voi sapete che coloro i quali sono considerati governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono.”
Gesรน recupera tutto il gruppo degli Apostoli, capisce che qui cโรจ da superare un ostacolo: il mondo, con le sue dinamiche di potere e di forza. Ma รจ possibile vivere in modo diverso, รจ possibile vivere le relazioni andando oltre la logica del potere gli uni sugli altri.
“Tra voi perรฒ non รจ cosรฌ. Ma chi vuole diventare grande tra voi sarร vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarร schiavo di tutti. Tanto piรน nella nostra vita abbiamo delle responsabilitร e dei doni importanti, tanto piรน dovremmo vivere queste parole. Se a qualcuno Dio dona delle capacitร , non รจ per suo merito o guadagno, ma sempre in una logica di servizio. Domandiamoci sempre: se io ho questo tempo, questa capacitร , questo talento, in che modo posso farne dono agli altri?”
Anche il Figlio dellโuomo, infatti, non รจ venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti. Ancora una volta Gesรน ci richiama alla croce, vista come il culmine di una vita che si รจ spesa per gli altri. Gesรน che si dona lo fa amando: รจ lโimmagine di una vita che porta frutto proprio perchรฉ si spende per gli altri.
Questo descrive in modo profondo ciรฒ che ci portiamo dentro: nonostante i nostri limiti, le nostre bassezze umane e spirituali, noi siamo fatti per amare. Non cโรจ altra attivitร che ci realizzi pienamente. La nostra natura profonda, seppur debole e a volte meschina, รจ quella di chi deve imparare ad amare ed essere amato.
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