Commento al Vangelo del giorno a cura di don Nicola Salsa.
Avere un cuore libero
Trascrizione automatica e corretta tramite IA da YouTube – non rivista.
Avere un cuore libero รจ quello che ci suggerisce in questa pagina di Vangelo il Signore, attraverso l’incontro con questo giovane che ha tutto, o quasi. Ma gli manca l’unica cosa necessaria: fare spazio alla presenza di Dio nella propria vita.
Dal Vangelo secondo Marco:
Mentre Gesรน andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandรฒ: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere in ereditร la vita eterna?” Questo giovane ha fretta di capire: corre, si getta ai piedi e va diritto al punto. Come avere la vita eterna, cioรจ come ottenere una vita realizzata? Come raggiungere la pienezza di se stessi? Ma non รจ solo una questione di essere felici, รจ molto di piรน. ร qualcosa che tocca il fine ultimo della nostra vita. Se l’idea di felicitร rimane un’idea statica e forse utopistica, la vita eterna dice molto di piรน: indica il desiderio profondo di realizzare qualcosa che dica chi io sia veramente, alla luce di Dio che รจ Padre.
Gesรน gli disse: “Perchรฉ mi chiami buono? Nessuno รจ buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre.”
Gesรน rimprovera il giovane per questo complimento sulla sua bontร . Solo Dio Padre รจ la sorgente di ogni bontร e, dichiarando questo, elenca i comandamenti: le azioni essenziali per una vita buona e onesta. Sono i comandi che vengono da Dio e ci aiutano a vivere bene con noi stessi e con gli altri. Ma puรฒ bastare? I comandamenti sono il modo con cui Dio esprime la sua bontร verso di noi. E qual รจ il grande comando che Dio Padre ci ha dato? La somma sintesi della sua bontร , del suo amore, รจ la persona stessa di Gesรน. Amarlo, onorarlo e accoglierlo sono il comandamento.
Egli allora gli disse: “Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza.”
Allora Gesรน fissรฒ lo sguardo su di lui, lo amรฒ e gli disse: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo. E vieni, seguimi.”
Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andรฒ rattristato: possedeva, infatti, molti beni.
Questo ragazzo potremmo dire che sia santo al 99,9%. Gli manca poco, ma gli manca l’essenziale. Tutte le sue buone opere, le sue buone azioni, sono nulla se non mette al centro Gesรน. Potremmo persino dire che per chi ha lasciato tutto e ha seguito Gesรน non manchi nulla. Avere Gesรน al centro della propria vita รจ la strada privilegiata per incontrare Dio Padre, l’eterno amore.
Ma cosa impedisce a questo giovane di fare questo passo? ร liberarsi di ciรฒ che nella sua vita ha preso il posto dell’unica vera ricchezza, che รจ Cristo. Potremmo essere anche bravi in ogni cosa, ma se in noi c’รจ posto solo per noi stessi, non avremo nulla. Quella del giovane รจ la solitudine di chi ha tutto, ma non possiede l’unico che puรฒ dare senso alla sua vita. Seguire Cristo significa viaggiare leggeri, significa essere aperti e disponibili, significa amare come lui ama.
Gesรน, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: “Quanto รจ difficile per quelli che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio!”
Le ricchezze, spesso ricercate e inseguite per tutta la vita, anche quando mai ottenute, sono il peggiore degli ostacoli. ร falsa ricchezza tutto ciรฒ che nel nostro cuore, nella nostra vita, toglie spazio a Dio e all’amore. La ricchezza rivela tutta la sua falsitร non quando finisce, ma quando, una volta arrivata, non ci dร , ma ci toglie. E quando ci toglie tempo per amare chi abbiamo accanto, quando ci riempie la casa di cose inutili che non aggiungono nulla agli affetti profondi della vita, รจ allora che ci fa provare l’amaro di chi si ritrova con tutto, ma solo.
Banalmente, quando sarai morto, nessuno ti ricorderร per ciรฒ che avevi, ma solo per ciรฒ che hai saputo dare.
I discepoli erano sconcertati dalle sue parole, ma Gesรน riprese e disse loro: “Figli, quanto รจ difficile entrare nel regno di Dio! ร piรน facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio.”
I discepoli forse speravano di ottenere una vita agiata dopo l’esperienza con Gesรน. Una volta giunti a Gerusalemme sarebbero stati trattati con tutti gli onori. Rimangono sconcertati perchรฉ Gesรน scombina i loro piani. Il paradosso del Vangelo sta proprio in questo: piรน si perde e piรน si vince. Piรน facciamo della nostra vita un dono, piรน ciรฒ che doniamo libera spazio alla presenza di Dio in noi.
Essi, ancora piรน stupiti, dicevano tra loro: “E chi puรฒ essere salvato?”
Ma Gesรน, guardandoli in faccia, disse: “Impossibile agli uomini, ma non a Dio. Perchรฉ tutto รจ possibile a Dio.”
Gesรน ritorna a quanto aveva detto prima: tutto ha in Dio la sua sorgente e il suo fine. Rinunciare alle ricchezze, alle comoditร , alle facili soluzioni, รจ in vista di una ricchezza piรน grande e non รจ fine a se stessa. Non si cerca l’essenzialitร perchรฉ vivere da poveri รจ bello, ma perchรฉ solo facendo spazio nella nostra vita alle cose ci sarร spazio per l’amore di Dio. Seguire Cristo significa seguire una vita che ha nell’amore di Dio la sua sorgente e il suo fine. Spesso, troppo aggrappati alla vita che ci scivola via, ci dimentichiamo di vivere.
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