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Il brano evangelico di questa domenica congiunge il proemio del Terzo Vangelo – dove Luca descrive l’architettura del suo vangelo – e la prima parte dell’episodio di Nazareth – in cui viene fotografata una delle attività del ministero pubblico di Gesù, quella dell’insegnamento.
Nella sinagoga Gesù attualizza la Parola di Dio, dal momento che Lui è la Parola di Dio fatta carne e tutta la sua missione è agire per la nostra salvezza!
Ogniqualvolta leggiamo la Scrittura nella liturgia, si compie un evento salvifico. Ma per diventare noi stessi il luogo in cui “oggi” si compie la Parola, abbiamo bisogno di rieducarci all’ascolto e lasciarci così plasmare dall’efficacia di questa Parola. Nietzsche affermava: «Se la buona novella della vostra Bibbia fosse anche scritta sul vostro volto, non avreste bisogno di insistere così ostinatamente perché si creda all’autorità di questo libro: le vostre azioni dovrebbero rendere quasi superflua la Bibbia perché voi stessi dovreste essere la stessa Bibbia».
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Oggi celebriamo la VI edizione della Domenica della Parola di Dio, che ha come motto: “Spero nella tua Parola” (Sal 119,74).
Un’occasione bella per centrare la nostra vita spirituale sulla Parola e considerarla come fonte della nostra speranza. Papa Francesco ha precisato che «il giorno dedicato alla Bibbia vuole essere non “una volta all’anno”, ma una volta per tutto l’anno, perché abbiamo urgente necessità di diventare familiari e intimi della Sacra Scrittura e del Risorto, che non cessa di spezzare la Parola e il Pane nella comunità dei credenti» (Aperuit illis, n. 8).
Oggi potremmo prenderci un impegno: portare la Parola “in tasca”, attraverso le versioni tascabili della Bibbia o del Vangelo, o “nel telefonino”, grazie alle diverse applicazioni e pagine internet in diverse lingue.
IN PREGHIERA
Apri, Signore, i miei orecchi all’ascolto della Tua Parola!
DOMANDE PER NOI
1. Per me la Bibbia è un libro, o Parola viva ed operante di Dio?
2. Quanto tempo dedico all’ascolto della Parola?
Chi è don Nicola
Don Nicola Galante è un presbitero dell’arcidiocesi di Capua, parroco, cappellano volontario in alcuni luoghi di cura e direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute.