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don Nicola Galante – Commento al Vangelo di domenica 2 Febbraio 2025

Domenica 2 Febbraio 2025 - PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - FESTA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 2,22-40

A quaranta giorni dal Natale, celebriamo la festa della Presentazione del Signore, attestata già nel IV secolo.

In ossequio a quanto prescritto nel libro del Levitico, ogni donna doveva presentarsi al Tempio dopo quaranta giorni dal parto per la purificazione rituale e la presentazione a Dio del primogenito.
È chiaro che né Maria né Gesù avevano bisogno di purificazione!

Eppure, come scrive San Paolo, «quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli» (Gal 4,4-5).

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Questa festa è comunemente chiamata “Candelora”, perché il segno che l’attraversa è quello della luce. La luce pervade tutta la Sacra Scrittura: oltre ad essere un attributo di Dio, è il principio della creazione. Con il Battesimo diventiamo “figli della luce”. Un dono ed un compito: riceviamo la luce di Cristo e così ci impegniamo ad essere luce per gli altri!

Oggi si benedicono le candele, simbolo di Cristo, luce delle genti. Nel Tempio, infatti, troviamo Simeone, che, prendendo tra le braccia il Bambino, pronuncia un bellissimo cantico, il cd. Nunc dimittis, che preghiamo nella Compieta, riconoscendo in Gesù la luce del mondo.

Da questo santo profeta, possiamo imparare tre cose: la speranza – le promesse di Dio prima o poi si realizzeranno! -, la fede – Dio opera nella nostra storia! -, e la carità – Dio ci chiama ad essere fiaccole accese di bontà!

IN PREGHIERA

Signore, metti nei miei occhi il collirio della fede!

DOMANDE PER NOI

  • ⁠Come vivo la mia “consegna” al Padre?
  • ⁠Mi sto impegnando ad essere “luce” per gli altri?
Chi è don Nicola

Don Nicola Galante è un presbitero dell’arcidiocesi di Capua, parroco, cappellano volontario in alcuni luoghi di cura e direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute.

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