A quaranta giorni dal Natale, celebriamo la festa della Presentazione del Signore, attestata giร nel IV secolo.
In ossequio a quanto prescritto nel libro del Levitico, ogni donna doveva presentarsi al Tempio dopo quaranta giorni dal parto per la purificazione rituale e la presentazione a Dio del primogenito.
ร chiaro che nรฉ Maria nรฉ Gesรน avevano bisogno di purificazione!
Eppure, come scrive San Paolo, ยซquando venne la pienezza del tempo, Dio mandรฒ il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perchรฉ ricevessimo l’adozione a figliยป (Gal 4,4-5).
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Questa festa รจ comunemente chiamata โCandeloraโ, perchรฉ il segno che lโattraversa รจ quello della luce. La luce pervade tutta la Sacra Scrittura: oltre ad essere un attributo di Dio, รจ il principio della creazione. Con il Battesimo diventiamo โfigli della luceโ. Un dono ed un compito: riceviamo la luce di Cristo e cosรฌ ci impegniamo ad essere luce per gli altri!
Oggi si benedicono le candele, simbolo di Cristo, luce delle genti. Nel Tempio, infatti, troviamo Simeone, che, prendendo tra le braccia il Bambino, pronuncia un bellissimo cantico, il cd. Nunc dimittis, che preghiamo nella Compieta, riconoscendo in Gesรน la luce del mondo.
Da questo santo profeta, possiamo imparare tre cose: la speranza – le promesse di Dio prima o poi si realizzeranno! -, la fede – Dio opera nella nostra storia! -, e la caritร – Dio ci chiama ad essere fiaccole accese di bontร !
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IN PREGHIERA
Signore, metti nei miei occhi il collirio della fede!
DOMANDE PER NOI
- โ Come vivo la mia โconsegnaโ al Padre?
- โ Mi sto impegnando ad essere โluceโ per gli altri?
Chi รจ don Nicola
Don Nicola Galante รจ un presbitero dell’arcidiocesi di Capua, parroco, cappellano volontario in alcuni luoghi di cura e direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute.