non conosco quell’uomo Giuda e Pietro. Entrambi scelti per amore, entrambi scelti per la libertà di amare, entrambi scelti per seguire la novità creatrice di Dio, entrambi scelti per servire l’umanità. Ora sono al bivio. La scelta del loro Maestro e Signore è quella di lasciarsi consegnare e di morire.Non conosco quell’uomo.

Il dramma entra nel vivo della storia della salvezza. La scelta degli uomini scelti da Dio per conoscerlo, nell’essenza del suo nome -amore-, si fa tragedia di rifiuto e d’odio.Non conosco quell’uomo.

Gesù, il Maestro potente in parole e opere non è più lui. Vuole morire. Non ha le armi per la rivolta contro il potere romano e contro chi da sempre lo vuole far fuori. Dov’è la gloria della trasfigurazione? Dov’è la potenza della voce dal cielo che dice questi è il mio prediletto ascoltatelo

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?C’è un silenzio assordante in questa sconfitta.Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?Non può essere quell’uomo che mi aveva chiamato a seguirlo.Non conosco quell’uomo.

Perché vuole che io Giuda lo consegni al nemico? Perché vuole che io Pietro lo rinneghi? Giuda e Pietro come se anime della stessa poliedrica persona “dovessero” necessariamente mostrare il vero volto di Dio: nessuna arma, nessuna potenza, nessuna strategia di conquista, nessun abuso di potere, nessuna condanna.Non conosco quell’uomo.

Il vero volto di Dio trasfigurato dalla pazienza fino alla morte. Per amore. Debolezza di Dio.Giuda meschinità e nostalgie di grandezza (Card. Martini), Pietro da eroe per salvare la vita di Gesù a pusillanime che non conosco quell’uomo, che rinnega.

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Poi la non condanna di Gesù a Giuda, poi lo sguardo nel pianto e nel canto del gallo per Pietro finalmente si compie la trasfigurazione: Gesù è il volto della misericordia del Padre. Fino alla fine.

Gesù è l’uomo che Dio incarna. Gesù è Dio perché muore da Dio. Per amore.

Non conosco quell’uomo.Quanto ancora allora dovrò camminare negli orti del Getsemani, nei cortili del rinnegamento e del potere illusorio, negli alberi dell’impiccagione per morire all’odio e scoprirmi perdonato? Quante monete dovrò vendere e perdere per vedere nella povertà del Dio venduto tutta la mia ricchezza?

Quante volte ancora dovrò ripetermi non conosco quell’uomo.Fin quando le mie lacrime non saranno la lente per vedere il volto vero di chi muore d’amore (A. Savone).

Gesù.

Allora conoscerò quell’uomo. Conoscerò Dio. Potenza della debolezza.

domenica delle palmepassione del signore(a)02.04.2023

FONTE | Telegram
Foto di Steve Haselden da Pixabay