don Mauro Pozzi – Vangelo di domenica 29 Marzo 2020

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Il commento al Vangelo di domenica 29 Marzo 2020, a cura di don Mauro

ย Gesรน si commuove di fronte al nostro dolore e ci fa vedere che รจ vita in cui sempre possiamo sperare.

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SONO LA VITA

Il rapporto tra Gesรน e i farisei aveva raggiunto la massima tensione. Lโ€™intento del Maestro era quello di gettare i semi del suo Regno, insegnando che lโ€™amore di Dio รจ una disposizione interiore prima di tutto. Per questo aveva detto alla samaritana che era ora di adorare Dio in spirito e veritร . Egli affermava il suo insegnamento coi miracoli e non rinunciava a provocare i benpensanti violando il sabato. I farisei invece erano cosรฌ attaccati alla lettera della legge che ne avevano fatto una sorta di idolo, tanto che non furono capaci di riconoscere la presenza del Messia. Il loro fanatismo li rendeva ciechi.

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Gesรน aveva rischiato di essere lapidato e dunque si era allontanato dalla Giudea. Quando viene a sapere della malattia di Lazzaro e decide di tornarvi, i suoi discepoli si mettono in agitazione. Tommaso dร  voce al loro sentimento dicendo: andiamo a morire con lui. รˆ convinto che la pelle la rischiano tutti. Alla paura dei suoi, Gesรน oppone invece una grande determinazione. Parlando della morte di Lazzaro come lโ€™occasione della sua glorificazione, non pensa certo al suo successo personale, ma al fatto che il miracolo della resurrezione sarebbe stato il pretesto per il suo arresto. Non mostra nรฉ paura, nรฉ cedimento, ma va incontro alla morte con decisione. Il gesto che compie ha un grande valore simbolico.

Certamente quando Lazzaro รจ uscito vivo dal sepolcro avranno provato una grande gioia, ma il poveretto รจ dovuto morire unโ€™altra volta! Cosa serve risorgere se si muore di nuovo? Ecco perchรฉ se Gesรน ha compiuto questo segno, lo ha fatto una volta di piรน per affermare coi fatti che le sue parole sono veritร : io sono la resurrezione e la vita. รˆ anche molto importante la sua commozione, che esprime la sua compassione e partecipazione al dolore delle sorelle di Lazzaro. Gesรน si commuove anche per noi, quando ci vede prostrati dalla sofferenza, dalla fatica e anche dal peccato. รˆ pronto a farci risorgere. Lazzaro รจ coperto da una pietra pesantissima, รจ legato e fasciato, รจ morto da quattro giorni e quindi giร  mezzo decomposto, eppure risorge. Questo ci dร  una speranza enorme, รจ come se Gesรน ci dicesse, non importa se sei un disgraziato pieno di peccati, anche se sei caduto cosรฌ in basso che il tuo peccato ti blocca e ti schiaccia come una pietra tombale, se hai fiducia in me, io ti faccio rialzare.

Questa รจ la resurrezione che dobbiamo desiderare adesso, ed รจ quella che si compirร  alla fine dei tempi, quando nonostante tutto, ritorneremo a vivere rinnovati anche nel corpo, e non per i nostri meriti, ma perchรฉ siamo suoi amici, come lo era Lazzaro.