Il commento al Vangelo di domenica 3 Ottobre 2021, a cura di don Mauro Pozzi.
Uomo e donna insieme costituiscono l’immagine di Dio.
Buona settimana e viva gli sposi!
UNIONE INDISSOLUBILE
La legge di Mosè prevedeva la possibilità del ripudio della moglie. Si discuteva se potesse avvenire solo in caso di adulterio o anche per motivi diversi. I farisei che interrogano Gesù vogliono vedere se lui propenda per l’una o l’altra delle posizioni. Il Maestro invece proclama l’indissolubilità del legame tra l’uomo e la donna citando il brano che ci è stato proposto come prima lettura. Non si tratta di una imposizione contraria alla natura, ma nella vocazione degli sposi a essere, nella loro unione, l’immagine di Dio.
Egli è una sola natura in tre persone, le quali sono legate da un amore così grande da costituire l’unità di un solo essere. L’Infinito amore che lega le persone divine non è chiuso in sé stesso, ma si diffonde nella creazione dell’universo. Infine Dio non abbandona il creato al suo destino disinteressandosene ma, anche se il peccato rompe l’armonia originaria, Egli cerca di riportare con tutti i mezzi l’uomo alla sua dignità perduta, fino ad offrire la vita del Figlio come atto estremo di redenzione.
L’uomo è stato creato a immagine del Creatore, maschio e femmina li creò. Quindi non è l’uno o l’altra che somiglia a Dio, ma l’uomo e la donna insieme ne sono l’immagine. Non si tratta evidentemente di una somiglianza fisica, ma spirituale. I due amandosi formano una carne sola, cioè costituiscono un’unità come le tre persone divine. Il loro amore è fecondo, procrea, come l’amore trinitario crea. Insieme essi si prendono cura dei loro figli per educarli e farli crescere, così come Dio segue il cammino dell’uomo per portarlo alla salvezza.
Gli sposi sono dunque chiamati a realizzare l’immagine stessa del Creatore. Una aspirazione così grande non può portare alla separazione, ma solo a crescere nell’unità . Proprio per l’importanza di questa vocazione e per sostenere i due in ogni momento della loro vita, la Chiesa ha istituito il sacramento del matrimonio, che è un dono di grazia, cioè di energia spirituale, da cui i coniugi devono imparare ad attingere. La radice dell’unione è dunque di natura spirituale e va oltre il semplice amore umano.
Il brano si conclude con la benedizione dei bambini che Gesù addita come modello. Essere come loro significa accogliere il Maestro con entusiasmo e fiducia. Un bimbo è capace di un completo abbandono, non fa calcoli, si affida in tutto ai suoi genitori. È questa disponibilità che il Signore ci chiede. Il Padre è pronto ad andare incontro ai suoi figli perdonando ogni cosa. Spesso siamo noi a nasconderci ignorando il suo amore.
Lasciamoci abbracciare con fiducia.
AUTORE: don Mauro PozziFONTE: emailSITO WEBCANALE YOUTUBE