Piuttosto che guardare cosa fanno gli altri cerca tu di essere all’altezza del tuo compito o ruolo.
don Mauro
Se qualcuno volesse fare un regalo alla Parrocchia di don Mauro
Parrocchia S. Maria delle Grazie: IT09Y0871383900000000012977
GELOSIA
Il Maestro sposta sempre l’attenzione dei discepoli da ciò che li distrae a quello che è veramente importante. In questo caso, i discepoli sono gelosi perché qualcuno fa miracoli nel nome di Gesù senza essere uno di loro. Il Signore risponde: “Chi non è contro di noi è per noi”. Anche noi parroci, a volte, proviamo gelosia verso gruppi e movimenti che agiscono al di fuori della parrocchia perché portano via persone dalle nostre chiese. Tuttavia, questo è un atteggiamento miope, poiché il nostro scopo è avvicinare più persone possibili a Lui.
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Anzi, l’infinita fantasia dello Spirito Santo è da ammirare, poiché crea sempre nuove occasioni per soddisfare le attese di tutti. Ogni gesto compiuto in nome di Cristo, a favore di chi gli appartiene, merita la sua ricompensa. Questa verrà data a tempo debito a colui che la merita, senza curarsi se è cristiano o se appartiene a una parrocchia o a un’altra comunità. Piuttosto che guardare queste cose, dovremmo vigilare su noi stessi, poiché siamo sotto gli occhi di tutti e l’esempio che diamo è fondamentale.
Quante volte ci viene detto, magari per provocarci: “Come mai tu, che sei cristiano, ti comporti così?”. La responsabilità di chi ha un ruolo di rilievo è maggiore. Se chi scandalizza merita di essere gettato in mare con una macina al collo, significa che Gesù considera la questione di estrema gravità. Così come chi scandalizza deve essere allontanato, allo stesso modo ciò che ci espone a potenziali pericoli va eliminato senza pietà.
Privarsi di una mano, di un piede o di un occhio è un pensiero estremo, ma la dannazione eterna è peggiore. Il Maestro riporta l’attenzione sull’essenziale: anziché guardare ciò che fanno gli altri, dobbiamo preoccuparci di noi stessi, liberarci degli ostacoli e puntare alla perfezione. Le mani sono il nostro contatto con il mondo; possono costruire o distruggere, dare o prendere. I piedi rappresentano l’equilibrio e la capacità di camminare; possono percorrere strade sicure o pericolose.
Gli occhi, come detto in Matteo 6,22, sono la lucerna del corpo. Un occhio limpido vede solo ciò che è bello e non si fa attrarre dall’orrore. Lo sguardo è un canale che convoglia nella memoria immagini: quelle brutte sporcano, quelle belle arricchiscono. L’occhio indirizza, il piede muove, la mano lavora: tutto deve essere orientato verso il bene, senza compromessi. Ogni strumento è neutro; è lo scopo di chi lo usa a renderlo utile o dannoso. Il Signore ci invita a fare pulizia e a essere sempre all’altezza della nostra vocazione cristiana.
- AUTORE: don Mauro Pozzi
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