don Mauro Pozzi – Commento al Vangelo di domenica 23 Aprile 2023

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Quando siamo stanchi e scoraggiati Gesù cammina con noi.
don Mauro

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RESTA CON NOI

Il giorno della resurrezione, il primo dopo il sabato, i discepoli cominciano a disperdersi.  Avrebbero  cominciato  già  ad andarsene prima, ma  di  sabato  per  gli  ebrei  è  proibito viaggiare. Fa impressione pensare che  queste  persone,  che avevano conosciuto il Maestro di persona, non avevano capito niente. Gesù aveva parlato esplicitamente della sua morte e resurrezione, ma evidentemente non era stato compreso. Per questo  nei  quaranta  giorni  dopo  la   resurrezione   apparirà molte volte, ma sarà solo a Pentecoste con il dono dello Spirito Santo  che  finalmente  i  discepoli  apriranno  del  tutto  gli  occhi.

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La  fede  è  proprio  un  dono  e  dobbiamo  chiederlo  con insistenza. I due discepoli tornano a casa loro, tristi perché la speranza di aver incontrato il Messia si era spenta con la crocifissione e la  morte  del  loro  Maestro.  Gesù  si  incammina con loro e ha parole severe per  la  poca  fede  che  dimostrano: stolti e tardi di cuore. Sta di fatto  parlando  con  noi  e  ci  dice: come fate a credere così poco, non avete letto le scritture? E cominciando da Mosè spiega loro  tutto  quello  che  si  riferiva  a lui. Sarebbe magnifico se potessimo sentire anche noi quella spiegazione! È talmente bella  che  il  cuore  arde  nel  petto  dei due.

Gesù però non si lascia ancora riconoscere perché vuole regalare loro  un  altro  segno.  È  anche  bellissima  la  preghiera che i due gli rivolgono:  resta  con  noi.  Esprime  la  loro gratitudine, ma anche il bisogno che hanno di conforto. L’avvicinarsi della  sera  è  una sottolineatura  di  questa malinconia che stringe il loro  cuore  ferito,  che  ha trovato nelle sue  parole  una  grande  consolazione.   Così   dobbiamo   fare anche noi nella fatica del quotidiano, pregarlo  perché  ci  stia vicino. E lui non rifiuta, entra e si mette a tavola con loro. Un momento di grande familiarità e intimità. Finalmente, nello spezzare  il  pane,  lo  riconoscono.  

È  un   gesto  che  gli  hanno visto fare tante volte. Anche se Gesù diventa invisibile  ai  loro occhi, il pane rimane lì. È così anche per noi, non vediamo fisicamente  il  Signore,  ma  lo  incontriamo  nel   pane   della messa.  Questo  episodio  conferma  la   nostra   fede   nella presenza reale di Gesù nell’eucarestia.

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Improvvisamente la stanchezza e lo scoraggiamento spariscono e i due discepoli si rimettono in cammino  per  andare  a  condividere  questa  gioia con i fratelli. Questo percorso è ciò  che  noi  facciamo  a  messa ogni domenica: prima incontriamo Gesù nella Parola che  viene letta e  commentata e  poi lo accogliamo dentro di noi nel pane della comunione. Se abbiamo capito bene, allora anche noi dobbiamo uscire di qui pieni di gioia  per  andare a  condividere con i nostri fratelli questo dono grandissimo!