Il commento al Vangelo di domenica 20 febbraio 2022, a cura di don Mauro Pozzi.
Se Dio applicasse la nostra giustizia il mondo non esisterebbe più da molto tempo, invece Lui ama anche i malvagi e vuole che noi impariamo a essere come Lui.
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AMA IL TUO NEMICO
Amare i nemici, porgere l’altra guancia, pregare per chi ci fa del male: come può Gesù chiederci qualcosa di tanto estremo e innaturale? È come rinunciare a difendersi. Tutto questo sembra poco realistico perché noi tendiamo sempre a guardare le cose dal nostro punto di vista, come se fossimo noi il centro della storia, come se tutto l’universo ruotasse intorno a noi.
Giudichiamo e condanniamo quello che crediamo essere il male per noi. Il Vangelo invece ci invita a vedere il mondo con gli occhi di Dio. Quel mondo l’abbiamo sotto gli occhi. È pieno di conflitti; è ingiusto perché pochi hanno in mano le ricchezze, mentre moltissimi soffrono per la fame e l’arretratezza; è spesso frivolo e inebriato da mille illusioni. Tutto questo non è opera di Dio, ma dell’uomo, della sua cattiveria e avidità. Come può Dio amare l’uomo che fa un così cattivo uso della sua libertà e di tutto il bene che gli è stato dato gratuitamente? Eppure lo ama! Questa è la buona notizia!
Quello che il Maestro ci invita a fare è guardare il mondo e l’uomo con gli occhi del Padre, non con la nostra meschina giustizia. Dunque se il Padre ama tutti gli uomini, giusti o ingiusti che siano, dobbiamo amarli anche noi. Non solo, ma anche perché noi facciamo l’esperienza del perdono di Dio: qualunque sia il nostro peccato, se siamo pentiti, Lui ce lo perdona. Sempre.
Il Signore vuole che noi diventiamo come Lui, per darci tutto sé stesso, e non aspetta che facciamo il primo passo, perché in Gesù ci ama per primo. Gesù ha preso su di sé i nostri peccati e ciò significa che quando il Padre guarda un peccatore, vede suo Figlio, e lo perdona. Perciò anche noi quando guardiamo chi ci fa del male dobbiamo pensare che, anche se cattivo, ha meritato l’amore del Maestro. Un giorno dovremo presentarci davanti a Lui per essere giudicati e non potremo certo pensare di cavarcela solo per i nostri meriti. Nessuno è senza peccato.
Ce la caveremo invece se siamo misericordiosi, se sappiamo essere sempre disponibili verso gli altri come lo è Dio. Quello che ci frena è la paura. Abbiamo paura di essere troppo buoni o di essere calpestati. È quello che è capitato al Maestro: si sono approfittati di Lui e lo hanno ucciso, ma è risorto! Non bisogna aver paura, se diamo qualcosa al Signore Lui ce la restituisce centuplicata: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio.
In più abbiamo la risorsa della preghiera, se desideriamo davvero perdonare, anche se non ci riusciamo da soli, chiediamo a Gesù di darcene la forza e Lui ci esaudirà.
AUTORE: don Mauro PozziFONTE: emailSITO WEBCANALE YOUTUBE