don Mauro Pozzi – Commento al Vangelo di domenica 18 Dicembre 2022

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La notte è illuminata dal Bambino. Accogliamo questa Luce e facciamola crescere in noi.
Buon Natale!
don Mauro

Se qualcuno volesse fare un regalo alla Parrocchia di don Mauro
Parrocchia S. Maria delle Grazie: IT09Y0871383900000000012977

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LA LUCE

Questo è il periodo dell’anno in cui i giorni sono i più brevi e le notti lunghissime. Fa freddo e abbiamo nostalgia della luce e del calore del sole. Il fatto che il Natale si celebri adesso ha un valore simbolico importante. Da questi giorni in poi le giornate cominciano ad allungarsi, come in una nuova alba. È la luce di Cristo che si affaccia all’orizzonte. Si dice che il Natale sia la festa delle luci.

Luminarie, addobbi scintillanti, alberi luccicanti rischiarano e rallegrano, ma anche  soffocano la Sua luce e distraggono. La storia non è cambiata, Gesù viene al mondo in silenzio, mentre i più sono impegnati in tante altre faccende. Anche a Betlemme è andata così, solo pochi si sono accorti del fatto straordinario che stava avvenendo. Chi va ad adorare il Bambino sono i Pastori e i Magi. Due strane categorie. I Magi non sono neanche
della stessa religione e i pastori non sono certo i dottori della legge o gli esperti della teologia del tempo. Eppure i segni sono per loro, la stella e il coro degli angeli. Sta
succedendo qualcosa di nuovo, di unico. Dio si fa uomo, una cosa impossibile da concepire per la mente umana.

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Per accogliere un evento così straordinario occorre una grande disponibilità. I magi l’hanno dimostrata accettando di mettersi in viaggio seguendo un segno tanto evidente quanto vago. Il fatto che siano partiti senza sapere dove la stella li avrebbe condotti prova che non avevano aspettative. I pastori vegliavano tutta la notte a guardia del gregge, erano in silenzio sotto la maestosa volta del cielo e hanno accolto con fede l’annuncio degli angeli.

La Luce di Cristo è visibile da chi sa accoglierla. Nessuno la possiede, nessuno la può dare, se la si vuole incontrare bisogna solo aprire il cuore. Non è difficile sentirsi inteneriti da un bambino. Questo ci aiuta e ci fa capire che Dio non vuole spaventarci, giudicarci o condannarci, ma vuole condividere la strada con noi. Lasciamoci conquistare da questa delicatezza e mettiamo da parte le nostre sicurezze, le nostre pretese, per incontrare nel silenzio questo Piccolino che è qui solo per amarci ed essere amato.