Il commento al Vangelo di domenica 16 ottobre 2022, a cura di don Mauro Pozzi.
Il Maestro ci invita a fare della preghiera il respiro della nostra vita.

PREGHIERA CONTINUA
Nellโantichitร le vedove erano una delle categorie sociali piรน deboli. Le donne non lavoravano e non esisteva nessuna assistenza pensionistica, per cui, se una vedova non aveva dei figli che potessero mantenerla, era certamente alla miseria. Come purtroppo accade ancora oggi, una persona influente puรฒ ottenere favori e attenzione, ma un povero รจ sempre in fondo alla fila. Questa donna socialmente debole ha perรฒ una grande qualitร : non si arrende, ma insiste fino ad avere soddisfazione.
- Pubblicitร -
Il giudice รจ lโopposto, รจ potente e sprezzante verso tutti, ma deve cedere alla perseveranza della povera vedova. Non credo che il Maestro voglia dirci che basta essere insistenti per ottenere qualsiasi cosa, ma piuttosto che un simile atteggiamento รจ il segno di una grande fede. I Padri della chiesa hanno preso molto sul serio questa indicazione di Gesรน circa la necessitร di pregare sempre e senza stancarsi.
Da qui รจ nata la preghiera detta del cuore. Il libro Racconti Di Un Pellegrino Russo, scritto da un anonimo nel โ700, narra delle peregrinazioni di un uomo che attraversa tutta la Russia alla ricerca di una guida spirituale che gli spieghi come รจ possibile pregare incessante mente. Finalmente incontra un anziano monaco che gli svela il segreto: occorre โcolorareโ il respiro con una giaculatoria. In particolare nella tradizione orientale usano ripetere Signore Gesรน Cristo, abbi pietร di me peccatore.
Dato che respirare รจ unโattivitร assolutamente incessante nella vita dellโuomo, se ci si abitua a dire una preghiera innestata sul respiro, lโorazione sarร perpetua. La stessa cosa si ottiene se lโinvocazione รจ col legata al battito cardiaco. Consiglio la lettura dei Racconti, sia perchรฉ รจ un ottimo alimento per la vita spirituale, sia perchรฉ dร alcune indicazioni pratiche molto interessanti sul pregare.
Il testo รจ reperibile gratuitamente su internet. Gesรน non ha nessun dubbio che Dio sia attento alla voce di chi notte e giorno lo invoca e che non lo faccia aspettare, ma piuttosto si chiede se la fede possa sopravvivere sulla terra. ร una do manda molto inquietante, che ci deve far riflettere. Noi non possediamo il futuro e per forza dobbiamo affidarci a qualche cosa. Il fatto di non aver fede in Dio significa che ci fidiamo di qualcosa dโaltro.
Se siamo come il giudice confidiamo sulle nostre forze o sulle nostre sostanze, ma sappiamo che nulla รจ eterno a questo mondo, per cui รจ molto meglio essere come la vedova, cioรจ capire che davanti al Signore tutti siamo poveri e chiedere con fiducia e insistenza il suo aiuto.
- Pubblicitร -
- AUTORE: don Mauro Pozzi
- FONTE: email
- SITO WEB
- CANALE YOUTUBE