Il commento al Vangelo di domenica 3 gennaio 2016 a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.
IL VERBO
Quello che abbiamo letto รจ noto come il Prologo, il brano che apre il quarto vangelo, in cui Giovanni mette subito lโaccento sulla divinitร di Gesรน. Rispetto ai Sinottici (i primi tre vangeli) questo ha un taglio diverso, piรน teologico perchรฉ sottolinea la divinitร del Maestro. Il Verbo รจ la parola creatrice, la Veritร che si avvera dando vita allโuniverso. Giovanni Battista annuncia che la luce infinita viene nel mondo, quella luce che illumina e dร vita ad ogni uomo, eppure, constata lโevangelista quasi incredulo, non รจ stata riconosciuta nรฉ accolta. ร la tragedia dellโumanitร di ogni epoca e soprattutto della nostra, sia perchรฉ questi sono gli unici tempi che ci รจ dato vivere, sia perchรฉ il mondo progredito che ci illudiamo di abitare non sa riconoscere che non si รจ fatto da solo. LโIncarnazione รจ la mano tesa di Dio allโuomo. Chi รจ capace di accogliere il Bambino ha il potere di diventare figlio di Dio, cioรจ di recuperare la condizione perduta col peccato originale. ร una generazione nuova che non ha nulla a che fare con la carne e il sangue, cioรจ con la genetica umana, ma nasce direttamente dallโInfinito amore. San Paolo prega perchรฉ ci sia data la sapienza per comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua ereditร fra i santi. Siamo figli e dunque eredi di quella eternitร da cui tutto proviene. Bisogna fermarsi a riflettere su questa enorme fortuna, che รจ gratuita, cioรจ gratis data. Non ce la siamo meritata, ma ci รจ donata da Colui che non gode per la morte del peccatore, ma vuole la sua vita.
[ads2]Il Verbo infinito si fa carne, cioรจ finito e mortale, per generarci di nuovo. Questa รจ grazia che si somma alla grazia, รจ qualcosa che una persona sensata non avrebbe nemmeno il coraggio di desiderare. Come possiamo rispondere a tanto amore? Si capisce allora la travolgente emozione dei mistici che non vogliono altro che tuffarsi nellโabbraccio paterno e smisurato di Dio! DallโAntico Testamento conosciamo il Dio della Legge che puรฒ apparire lontano, irraggiungibile. Gli ebrei non riescono a sopportare il suono terribile della sua voce e chiedono a Mosรจ di essere loro intermediario. Ma il Signore non vuole arrivare a noi per interposta persona e si fa piccolo perchรฉ lo si possa guardare e accogliere senza paura. Diventa uno di noi per darci modo di essere come Lui. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che รจ Dio ed รจ nel seno del Padre, รจ lui che lo ha rivelato. Chiediamo col cuore di avere il dono della Sapienza per riconoscerlo e accoglierlo. Cerchiamo di essere degni di un regalo cosรฌ grande.
II Domenica del Tempo di Natale
- Colore liturgico: bianco
- Sir 24, 1-4. 8-12; Sal 147; Ef 1, 3-6. 15-18; Gv 1, 1-18
Gv 1, 1-18
Dal Vangelo secondo Giovanni
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In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto รจ stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla รจ stato fatto di ciรฒ che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non lโhanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo รจ stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti perรฒ lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
nรฉ da volere di carne
nรฉ da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di veritร .
Giovanni gli dร testimonianza e proclama:
ยซEra di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
รจ avanti a me,
perchรฉ era prima di meยป.
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perchรฉ la Legge fu data per mezzo di Mosรจ,
la grazia e la veritร vennero per mezzo di Gesรน Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che รจ Dio
ed รจ nel seno del Padre,
รจ lui che lo ha rivelato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 03 Gennaio โ 09 Gennaio 2015
- Tempo di Natale II, Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net